Tabella del Glossario

Tabella del Glossario
Un oggetto è un'entità che il codice può manipolare: possiede proprietà che descrivono il suo stato e metodi che ne definiscono le azioni. In VBA gli oggetti formano una gerarchia che parte dall'applicazione e scende fino alla singola cella. Lavorare con gli oggetti significa scegliere con precisione il “bersaglio” delle nostre istruzioni e indirizzarlo in modo diretto. È il modo più solido per ottenere risultati ripetibili senza clic e selezioni manuali. Con gli oggetti costruiamo automatismi chiari e facili da manutenere. Codice VBA: `Sub OggettoEsempio() Dim ws As Worksheet Set ws = ThisWorkbook.Worksheets("Report") ws.Range("A1").Value = "Totale" End Sub` La prima riga definisce una procedura che possiamo eseguire quando vogliamo aprire o aggiornare il nostro report. Quando scriviamo Dim ws As Worksheet stiamo dicendo al programma che useremo una scatola chiamata ws per tenere un foglio di lavoro di Excel. Finché non usiamo Set quella scatola è vuota: dobbiamo collegarla a un foglio vero e proprio che già esiste nel file. Con Set ws = ThisWorkbook.Worksheets("Report") scegliamo il foglio di nome “Report” dentro la stessa cartella in cui vive la macro. Se il foglio non esiste con quel nome preciso, il codice si fermerà con un errore: conviene controllare o uniformare i nomi dei fogli. Usare un riferimento diretto come ws.Range("A1") evita clic, selezioni e passaggi inutili che rendono il codice fragile e lento. Quando scriviamo .Value = "Totale" stiamo inserendo il testo nella cella indicata: è come digitare a mano ma in modo automatico e sempre uguale. Questo approccio è chiaro: prima indichiamo cosa (il foglio), poi dove (l’intervallo), infine cosa fare (scrivere un valore). È importante mantenere nomi di variabili semplici e significativi: ws indica un foglio e rende la lettura immediata anche a distanza di tempo. L’uso di ThisWorkbook richiama il file che contiene la macro, evitando ambiguità se avete più file aperti contemporaneamente. Se volete puntare a un altro file aperto potete usare Workbooks("nome.xlsx"), ma occorre che quel file sia aperto e raggiungibile. Il codice funziona senza selezionare il foglio: Excel sa dove operare perché lo abbiamo specificato con precisione attraverso gli oggetti. Questo rende le macro più veloci e riduce gli errori dovuti a selezioni rimaste in posizioni inattese. Potete riutilizzare ws in molte altre istruzioni nella stessa procedura, ad esempio per formattare celle o inserire formule nel foglio “Report”. Se la riga con Set vi risulta nuova, pensatela come il momento in cui collegate un telecomando (la variabile) al televisore (il foglio). Una volta collegato, ogni pressione di un tasto agirà sul televisore giusto senza doverlo “ricercare” ogni volta. Ricordate che le virgolette devono essere dritte e il nome del foglio deve combaciare alla lettera con quello presente in Excel. Per fare prove in sicurezza, duplicate la cartella e verificate che la scritta appaia davvero in A1 del foglio “Report”. Se dovete scrivere in più celle, potete cambiare l’intervallo, per esempio ws.Range("A1:B1").Value = "Totale" inserirerebbe lo stesso testo in due celle. Questo piccolo esempio mostra l’idea centrale del VBA: indicare con chiarezza l’oggetto giusto e dirgli esattamente cosa fare. Applicazione reale: Riempire automaticamente le etichette base di un report di fine giornata, riducendo errori e tempi di digitazione. Una proprietà è una caratteristica dell’oggetto, come il contenuto di una cella, il colore di sfondo o il formato di una data. Modificando le proprietà cambiamo come gli oggetti appaiono o si comportano. Possiamo leggerle per conoscere lo stato attuale, o scriverle per impostare un nuovo stato. È il modo più diretto per rendere il foglio coerente e gradevole senza interventi manuali. Codice VBA: `Sub ProprietaEsempio() With ActiveSheet.Range("B2") .Value = Date .NumberFormat = "dd/mm/yyyy" End With End Sub` La procedura comincia e ci prepara a eseguire poche istruzioni chiare e successive. Il blocco With ... End With serve per lavorare più volte sullo stesso bersaglio senza ripetere la sua descrizione completa. In questo caso, il bersaglio è la cella B2 del foglio attivo, cioè il foglio che state vedendo in quel momento in Excel. Scrivendo .Value = Date mettiamo la data di oggi dentro la cella, come se l’avessimo digitata con la tastiera. La funzione Date prende la data dal sistema; non include l’ora e quindi è adatta a registrazioni quotidiane semplici. Subito dopo chiediamo che la cella mostri la data con il formato giorno/mese/anno, così tutti la leggeranno nello stesso modo. Questa impostazione è importante quando i fogli circolano tra colleghi con computer in lingue diverse. Se non impostiamo il formato, Excel può scegliere una visualizzazione differente a seconda delle impostazioni locali. È comodo raggruppare le due azioni nel blocco With per rendere il codice più compatto e leggibile a colpo d’occhio. Potremmo aggiungere altre proprietà, ad esempio il grassetto del testo o l’allineamento, sempre con il punto davanti. Usare .NumberFormat è come dire alla cella: “Mostra il tuo contenuto seguendo questa maschera grafica”. Se aprite il formato celle da Excel vedrete che la stringa è la stessa che usereste nell’interfaccia, ma qui è automatizzata. Con questo metodo, ottenete uniformità su decine di celle senza doverle selezionare una per una con il mouse. Il vantaggio cresce quando i fogli sono condivisi: tutti vedranno le date rappresentate allo stesso modo. Potete cambiare B2 con qualsiasi altra cella o intervallo coerente con il vostro modello di raccolta dati. Se il foglio attivo non è quello giusto, potete sostituire ActiveSheet con un riferimento esplicito a un foglio specifico. Il codice resta semplice ma diventa più sicuro perché non dipende da dove l’utente ha cliccato per ultimo. Quando capite le proprietà principali, iniziate a sentire il controllo sul foglio: tutto diventa più prevedibile e ordinato. Questo esempio mostra che spesso servono poche righe per introdurre standard che fanno risparmiare tempo ogni giorno. Tenete a portata di mano le proprietà che usate più spesso: contenuto, formato numero, colori e allineamenti sono un ottimo punto di partenza. Applicazione reale: Impostare automaticamente la data e il formato nelle righe di registrazione delle vendite giornaliere. Un metodo è un’azione che chiediamo a un oggetto di svolgere, come ordinare, copiare, filtrare o salvare. Pensatelo come un verbo associato al nostro bersaglio. Di solito il metodo accetta informazioni aggiuntive per capire come agire nel dettaglio. Scegliere i parametri giusti significa dire all’oggetto esattamente cosa vogliamo ottenere, senza ambiguità. Codice VBA: `Sub MetodoEsempio() Worksheets("Dati").Range("A1:C100").Sort _ Key1:=Range("A1"), Order1:=xlAscending, Header:=xlYes End Sub` Il codice parte da un foglio chiamato “Dati” e seleziona un rettangolo di celle dalla colonna A alla C, per le prime cento righe. Non stiamo cliccando davvero: stiamo indicando con parole precise dove vogliamo lavorare, in modo che Excel non abbia dubbi. Alla fine della riga compare il metodo Sort, che in italiano significa “ordina”: è l’azione che chiediamo all’intervallo di eseguire. Dopo il metodo compaiono alcune istruzioni aggiuntive che definiscono meglio l’ordinamento da fare. Con Key1:=Range("A1") diciamo che l’ordine deve seguire i valori della prima colonna dell’intervallo, cioè la colonna A. Con Order1:=xlAscending specifichiamo che vogliamo un ordine crescente, per esempio dalla A alla Z o dal numero più piccolo al più grande. Con Header:=xlYes facciamo sapere a Excel che la prima riga contiene titoli e non deve essere spostata durante l’ordinamento. Queste piccole indicazioni evitano risultati inattesi, come vedere i titoli mescolati insieme ai dati. Se il vostro intervallo ha i titoli in un’altra posizione, potete adattare i parametri per rispecchiare la situazione reale. Il vantaggio del metodo è che un’operazione che normalmente richiede menu e clic diventa una istruzione ripetibile in un attimo. Una volta scritta, potete rieseguirla ogni volta che aggiornate i dati, ottenendo sempre lo stesso risultato con zero sforzo. Se il foglio si chiama in modo diverso, è sufficiente cambiare il nome in cima alla riga e tutto continuerà a funzionare. Questo approccio evita errori di distrazione perché non dipende dalla selezione corrente o dall’ordine in cui fate i clic. È utile anche per formare i colleghi: la macro incapsula un’azione corretta e la rende disponibile a tutti con un solo comando. Tenete a mente che l’ordinamento modifica la posizione delle righe: se avete collegamenti esterni, verificateli dopo l’operazione. Se dovete ordinare per più colonne, il metodo consente parametri aggiuntivi simili a Key2 e Order2. Provate l’effetto su una copia del file: vi aiuterà a capire cosa succede senza timori di perdere dati importanti. Una volta compresa la logica dei metodi, vi sarà naturale cercare l’azione giusta per ogni oggetto che incontrate in VBA. Pensate ai metodi come a bottoni speciali: li premete da codice e ottenete la stessa azione, ma con più precisione e coerenza. Con la pratica, costruirete sequenze di metodi che trasformano dati disordinati in report puliti con un solo clic. Applicazione reale: Riordinare automaticamente la base clienti prima di generare stampe o inviare liste al reparto commerciale. Un evento è un momento particolare in cui Excel ci avvisa che qualcosa è accaduto: un file si apre, una cella cambia, un foglio viene attivato. Possiamo collegare a quell’avviso un piccolo programma che parte da solo e fa il lavoro per noi. Così automatizziamo controlli e formattazioni senza ricordarci di lanciare ogni volta una macro a mano. Codice VBA: `Private Sub Worksheet_Change(ByVal Target As Range) If Not Intersect(Target, Range("C2:C100")) Is Nothing Then Target.Font.Bold = True End If End Sub` Questo codice vive dentro il foglio interessato, non in un modulo generale, perché è legato agli eventi di quel foglio. Il suo nome speciale viene riconosciuto da Excel che lo esegue da solo ogni volta che cambiate una cella. La parola Target indica proprio la cella (o le celle) che sono state modificate in quell’istante. Con Intersect chiediamo: la cella cambiata si trova nell’area da C2 a C100? Se sì, proseguiamo; se no, non facciamo nulla. Questa verifica evita che il codice intervenga dove non serve e mantiene il foglio reattivo e ordinato. Se la risposta è sì, rendiamo in grassetto la cella modificata, così l’occhio la riconosce subito tra le altre. È un esempio semplice ma efficace di come un piccolo aiuto visivo può migliorare la revisione dati. Gli eventi sono come interruttori: scattano quando succede qualcosa e accendono la nostra routine di supporto. Potete cambiare l’area di lavoro per concentrare l’attenzione solo sulle colonne davvero importanti nel vostro processo. Se vi accorgete che scatta troppo spesso, restringete l’intervallo o aggiungete condizioni più precise. Ricordate che l’utente non deve fare nulla: il comportamento arriva “gratis” al momento giusto. In ambienti condivisi, usate eventi per garantire standard minimi di qualità, per esempio formati corretti o obbligo di compilazione. Non abusate di effetti grafici pesanti: l’obiettivo è aiutare chi lavora, non distrarlo con troppi cambiamenti. Gli eventi fanno emergere gli errori prima che si propaghino, perché reagiscono all’inserimento non appena avviene. Se vi serve disattivarli temporaneamente, è possibile sospendere l’aggiornamento o aggiungere un interruttore nel codice. Testate sempre su copie di prova per verificare che l’effetto sia quello desiderato nelle situazioni reali. Con l’esperienza, collegherete a eventi più azioni utili: convalide, messaggi, calcoli, avvisi per l’utente. L’idea chiave è affidare alla macchina i controlli ripetitivi lasciando a voi il giudizio sui casi particolari. Usati bene, gli eventi alleggeriscono il lavoro quotidiano e rendono i fogli più affidabili e professionali. Applicazione reale: Evidenziare in automatico gli ultimi valori inseriti per velocizzare i controlli del responsabile. Una collezione raccoglie più oggetti dello stesso tipo, come tutti i fogli di un file o tutte le tabelle pivot di un foglio. Possiamo sapere quanti sono, prenderne uno per nome o scorrere l’intero gruppo con facilità. Le collezioni rendono semplici attività che riguardano tanti elementi insieme, evitando ripetizioni e copia‑incolla. Codice VBA: `Sub CollezioneEsempio() Dim ws As Worksheet For Each ws In ThisWorkbook.Worksheets ws.PageSetup.Orientation = xlPortrait Next ws End Sub` All’inizio dichiariamo una variabile ws che useremo per riferirci, uno alla volta, ai fogli presenti nel file. La riga con For Each indica al programma di scorrere l’intera collezione Worksheets del nostro file. A ogni giro del ciclo, ws rappresenta un foglio diverso finché non li avrà visitati tutti. Dentro il ciclo chiediamo di impostare l’orientamento di stampa in verticale per il foglio attuale. Questa decisione viene applicata a ogni foglio senza dover aprire le impostazioni manualmente per ciascuno. È un esempio concreto di come un’azione ripetitiva possa diventare un gesto unico, veloce e privo di errori. Se voleste escludere alcuni fogli, potete aggiungere una condizione che salti quelli con nomi particolari. Potete anche combinare più impostazioni di stampa in un solo passaggio per avere coerenza in tutto il file. Le collezioni eliminano la necessità di elenchi scritti a mano: il codice scopre da solo quanti elementi ci sono. Questo rende la macro pronta anche quando domani aggiungerete un foglio nuovo: verrà gestito automaticamente. Se una operazione fallisce su un foglio, potete aggiungere un piccolo controllo per informare l’utente con un messaggio chiaro. Con la stessa logica potete scorrere celle selezionate, tabelle o forme presenti su un foglio. L’approccio “uno per tutti” è prezioso quando dovete applicare standard grafici o regole comuni. Ricordate che l’ordine dei fogli può cambiare; il ciclo non ne risente perché non usa numeri fissi ma visita ciò che trova. Più gli elementi sono numerosi, più la collezione diventa la strada naturale per gestirli bene. Scrivere queste routine dà fiducia al team: tutto appare curato allo stesso modo, a prescindere da chi ha preparato il file. Il codice rimane corto e leggibile, perché separa il “cosa fare” dal “su quali oggetti farlo”. Da qui è facile aggiungere logiche di esclusione o casi speciali senza stravolgere la struttura. In poco tempo passerete dall’idea alla pratica e avrete fogli uniformi e professionali con uno sforzo minimo. Le collezioni sono il ponte tra singole azioni e gestione a livello documentale: impararle ripaga subito. Applicazione reale: Impostare in un colpo solo l’orientamento e i margini di stampa per tutti i fogli di un report multi‑sezione. Il modulo standard è il cassetto dove teniamo le procedure generali riutilizzabili. Separare utility e calcoli dal resto del progetto rende tutto più ordinato. Ci aiuta a non ripetere codice uguale in posti diversi e a fare manutenzione con serenità. È anche il luogo ideale in cui raccogliere piccole funzioni condivise tra più fogli. Codice VBA: `' Modulo: utilita Sub ScriviIntestazioni(ws As Worksheet) With ws .Range("A1").Value = "Codice" .Range("B1").Value = "Descrizione" End With End Sub` Qui vediamo una Sub pensata per essere chiamata da altri punti del progetto, ogni volta che serve creare una nuova tabella. L’idea è semplice: passiamo il foglio come argomento e la routine scrive per noi le intestazioni standard. In questo modo evitiamo di duplicare le stesse due righe di codice in più posti, riducendo errori e dimenticanze. Il blocco With permette di lavorare sul foglio ricevuto, senza dover ripetere il suo nome a ogni riga. Il vantaggio è una lettura più pulita e un minore rischio di sbagliare riferimento digitando troppo in fretta. Usare argomenti nelle Sub è una buona abitudine: le rende flessibili e riutilizzabili in contesti diversi. Se un domani voleste aggiungere la colonna “Prezzo”, vi basterebbe farlo qui e tutte le chiamate erediteranno il cambiamento. Anche colleghi non esperti possono usare questa Sub: devono solo fornire il foglio su cui desiderano le intestazioni. Le utility rendono il progetto coerente: titoli uguali, posizioni identiche, meno correzioni a mano in giro per il file. Potete creare un modulo “utilita” per raggruppare operazioni simili e ritrovarle subito quando servono. Questo incoraggia a pensare in termini di blocchi riusabili: piccole funzioni chiare che fanno una cosa sola e bene. La Sub non torna un valore, ma produce un effetto visibile sul foglio, che è esattamente ciò che ci serve in questo caso. Potete richiamarla dopo aver creato un foglio nuovo: così risulta pronto e coerente prima ancora di inserire dati. Se più reparti usano il modello, le intestazioni uniformi aiutano anche chi importa i dati in sistemi esterni. Una struttura a moduli riduce il tempo di formazione perché le funzioni utili sono in posti prevedibili. Più il progetto cresce, più questa organizzazione farà la differenza nella qualità del lavoro quotidiano. Le buone abitudini nascono da esempi piccoli come questo: poche righe chiare che risolvono un compito ricorrente. Non serve sofisticazione: la chiarezza vince, soprattutto quando altri dovranno leggere o modificare il codice. Imparare a creare e richiamare utility apre la porta a librerie interne condivise nel vostro team. Con il tempo, costruirete un kit di strumenti “di casa” che vi farà andare più veloci su ogni nuovo file. Applicazione reale: Generare schede prodotto standardizzate su richiesta del reparto acquisti. Il modulo di classe permette di creare un nuovo tipo di oggetto che rappresenta qualcosa di concreto per il vostro lavoro, come un Cliente o un Ordine. Dentro la classe tenete insieme i dati che lo descrivono e le azioni utili a trattarlo. In questo modo il codice parla il linguaggio del vostro processo e diventa più facile da capire e da riusare. Codice VBA: `' Classe: CCliente Private pNome As String Public Property Let Nome() As String: Nome = pNome: End Property Public Property Let ImpostaNome(ByVal v As String): pNome = v: End Property Public Sub StampaEtichetta(ws As Worksheet) ws.Range("A1").Value = "Cliente: " & pNome End Sub` Una classe è come uno stampo: da quello stampo possono nascere tanti oggetti con le stesse capacità, ma con dati diversi. Qui lo stampo si chiama CCliente e il dato che ci interessa subito è il nome del cliente. La variabile pNome tiene il dato vero e proprio, mentre le Property sono le “porte” per leggerlo e scriverlo con ordine. Questo approccio ci permette di controllare come il dato viene usato, invece di lasciarlo esposto senza regole. Quando impostiamo il nome con ImpostaNome possiamo in futuro aggiungere controlli, ad esempio evitare nomi vuoti. Il metodo StampaEtichetta mostra come una classe possa fare qualcosa di utile sul foglio usando i propri dati. In pratica, l’oggetto si porta dietro sia le informazioni sia i comportamenti che ci servono davvero. Per creare un cliente useremmo Dim c As New CCliente e poi gli daremmo un nome prima di chiamare StampaEtichetta. Questo modo di lavorare rende il codice più naturale da leggere: vediamo “Cliente” e pensiamo a un cliente reale, non a celle sparse. Se domani servisse stampare l’indirizzo, aggiungeremmo una proprietà e la logica collegata senza toccare altre parti del progetto. Le classi aiutano a tenere il progetto in ordine quando le funzionalità crescono e i casi particolari aumentano. Non sono necessarie per iniziare col VBA, ma diventano preziose appena il lavoro si fa un po’ più strutturato. Potete partire con una classe piccolissima e farla crescere in base alle esigenze del vostro flusso. Le classi riducono copie di codice e mantengono in un solo posto la logica che riguarda quell’entità. Così il rischio di incoerenze tra fogli diminuisce e i cambiamenti sono più rapidi e sicuri. Anche chi non ha scritto il codice capisce subito a cosa serve, perché i nomi sono vicini al linguaggio del business. È un investimento che ripaga nel tempo, soprattutto nei file che restano in uso per mesi o anni. Se vi sembra complicato, trattatele come “cartelline” ordinate con dentro dati e strumenti per lavorarli. L’obiettivo non è la perfezione tecnica, ma un codice che vi aiuti davvero nel lavoro di tutti i giorni. Partite da un caso reale e costruite la vostra prima classe: capirete da soli il vantaggio di questa organizzazione. Applicazione reale: Generare etichette e documenti cliente da un’unica sorgente dati coerente. Una Sub è un’azione completa: fa qualcosa sul foglio o nei dati e basta. Non restituisce un valore, ma lascia un effetto visibile o memorizzato. Organizzare il lavoro in Sub piccole e chiare aiuta a vedere il flusso del programma e a riusare i pezzi quando si presentano bisogni simili. Codice VBA: `Sub AggiornaTotale(ws As Worksheet, rng As Range) ws.Range("F2").Value = Application.Sum(rng) End Sub` Questa Sub riceve due informazioni dall’esterno: un foglio su cui lavorare e un intervallo da sommare. L’idea è evitare di fissare tutto nel codice e lasciare alla chiamata la libertà di scegliere dove e su cosa agire. Dentro la Sub, la somma dei valori dell’intervallo viene calcolata e scritta nella cella F2 del foglio dato. Application.Sum è il modo veloce per chiedere a Excel la somma proprio come fareste con la formula nel foglio. Così uniamo la praticità delle formule con l’automazione del codice, senza reinventare i calcoli. Se cambiate l’intervallo passato, la stessa Sub calcolerà un totale diverso senza toccare il suo interno. È un buon esempio di riuso: una sola definizione, tanti casi d’uso a seconda di come la richiamate. Scrivere il risultato nella stessa posizione rende facile ritrovarlo in report o grafici collegati. Se preferite, potete rendere la destinazione un terzo argomento per ancora più flessibilità. Questo design aiuta anche a testare: passate intervalli semplici e controllate che il risultato sia quello atteso. In un progetto reale, una Sub come questa può essere chiamata dopo l’importazione dati o a fine compilazione. Piccole Sub ben nominate sono come mattoncini: le combinate per costruire procedure più grandi e robuste. Tenere poche responsabilità in ciascuna Sub facilita la lettura e riduce i rischi quando serve modificarle. Non c’è bisogno di tecnicismi: la logica è “leggi, calcola, scrivi”, chiaro e sufficiente per cominciare bene. Se servono controlli (celle vuote o testi), potete aggiungerli senza stravolgere la struttura generale. Ricordate di documentare brevemente cosa fa la Sub: un commento all’inizio evita dubbi a chi la userà dopo di voi. La cosa importante è mantenere coerenza nelle scelte: dove si scrive il risultato, quando si chiama, come si passa l’intervallo. Una Sub piccola è anche più semplice da correggere quando qualcosa non va come previsto. Con questa mentalità, il vostro archivio di Sub diventa una cassetta degli attrezzi pronta per ogni progetto. Partite da casi frequenti e create Sub dedicate: risparmierete minuti ogni giorno che diventano ore a fine mese. Applicazione reale: Aggiornare i totali in dashboard interne dopo l’inserimento dei dati del giorno. Una Function calcola e restituisce un risultato, come una formula scritta in VBA. Può essere richiamata da altre macro o, se adatta, anche direttamente dal foglio come funzione personalizzata. Pensare per funzioni aiuta a separare i conti dalle azioni grafiche sul foglio e rende il codice più testabile. Codice VBA: `Public Function Netto(Prezzo As Double, Iva As Double) As Double Netto = Prezzo / (1 + Iva) End Function` La parola Function indica che alla fine otterremo un valore calcolato che possiamo usare altrove. I due nomi tra parentesi sono gli ingredienti necessari: il prezzo lordo e l’aliquota IVA espressa come numero decimale. La riga con l’uguale assegna il risultato alla funzione stessa: così chi la chiama riceve il numero desiderato. Il calcolo divide il prezzo lordo per uno più l’aliquota, che è il modo rapido per rimuovere l’IVA dal totale. È lo stesso che fareste sul foglio, ma qui è scritto una volta per tutte e pronto a essere richiamato più volte. La dichiarazione dei tipi ci protegge da errori: ci aspettiamo numeri e la funzione lavorerà con numeri. Se servono controlli aggiuntivi (come valori negativi), possiamo inserirli con semplici condizioni prima del calcolo. La funzione è Public, quindi può essere chiamata da altri moduli o direttamente dalle celle del foglio. In una cella potete scrivere =Netto(D2;0,22) e Excel userà il risultato come qualsiasi altra formula. È un modo comodo per introdurre regole aziendali nel foglio senza costringere tutti a ricordarle a memoria. Mantenere le funzioni piccole e chiare aiuta a capirle e a verificarle in pochi istanti. Potete creare funzioni simili per sconti, provvigioni o trasformazioni ricorrenti sui vostri dati. Se il calcolo cambia, aggiornate la funzione una volta sola e tutto il resto seguirà automaticamente. Usare funzioni riduce gli errori di copia delle formule e rende più pulita la struttura generale. Con un po’ di pratica, vedrete subito quando “serve una funzione” invece di duplicare calcoli in giro per i fogli. Le funzioni sono alleate naturali delle macro: loro fanno i conti, le macro orchestrano le azioni. Per chiarire lo scopo della funzione, scegliete nomi espressivi come CalcolaNetto se preferite una forma verbosa. Documentate in un commento cosa fanno i parametri, così chi la usa non deve indovinare il loro significato. Testate con valori noti e confrontate con una calcolatrice per avere fiducia nel risultato. Quando vi accorgerete di riutilizzarla spesso, avrete la prova che era la strada giusta. Applicazione reale: Offrire al team una funzione pronta per calcolare il netto a partire da importi lordi inseriti manualmente. Una variabile è un contenitore temporaneo che conserva un dato mentre la macro lavora. Scegliere il tipo corretto aiuta a prevenire sorprese e a rendere i calcoli affidabili. Dare nomi chiari rende il codice più semplice da leggere anche dopo mesi. Le variabili sono la base su cui poggiano cicli, confronti e calcoli. Codice VBA: `Sub VariabiliEsempio() Dim totale As Double, i As Long For i = 2 To 100: totale = totale + Cells(i, 3).Value: Next i Range("F2").Value = totale End Sub` Dichiariamo due variabili: una per sommare numeri con decimali e una per contare le righe da visitare. Con il ciclo For chiediamo di partire dalla riga 2 e arrivare alla 100, una riga alla volta. Alla riga corrente leggiamo il valore della terza colonna e lo aggiungiamo al totale accumulato fino a quel momento. Questo schema è molto comune: visita, leggi, aggiorna; si adatta a tanti compiti quotidiani. Una volta finito il giro, scriviamo il totale calcolato nella cella F2 del foglio attivo. Se preferite, potete scegliere una cella diversa o un foglio specifico per lasciare il risultato. Il tipo Double è adatto a somme con numeri decimali, tipiche di prezzi e importi in euro. Il tipo Long è una scelta sicura per contatori che possono crescere senza rischiare limiti troppo stretti. Nomi come totale e i sono brevi ma comprensibili: evitano confusione a chi legge il codice dopo di voi. Questo esempio evita selezioni o formule temporanee sul foglio, mantenendo pulito l’ambiente di lavoro. Se ci sono celle vuote o con testo, il risultato può cambiare: aggiungete controlli se servono per la vostra realtà. Potete trasformare il ciclo in una funzione che restituisce il totale per riutilizzarlo da più punti del progetto. In alternativa, potete usare funzioni di foglio come WorksheetFunction.Sum se l’intervallo è contiguo e ben definito. Capire le variabili vi permette di seguire “il filo” del calcolo e individuare dove nasce un risultato inatteso. Quando qualcosa non torna, stampate i valori intermedi con Debug.Print per vedere cosa succede dietro le quinte. Più i nomi sono chiari, più diventa facile tenere a mente il significato dei passaggi nel tempo. Portate questa attenzione anche ai parametri delle Sub e delle Function, per avere coerenza ovunque. Le variabili sono gli appunti della macro: trattatele con cura e avrete codice affidabile e semplice da spiegare. Partite da esempi piccoli e poi aggiungete casi particolari secondo le esigenze del vostro foglio. Con la pratica, userete le variabili con naturalezza per costruire soluzioni su misura dei vostri processi. Applicazione reale: Calcolare al volo il totale di una colonna “Importo” prima di aggiornare un riepilogo.	Una costante è un valore con un nome che non cambia. Tenere le costanti in alto nel codice aiuta a capire subito i parametri importanti del progetto. Cambiarle in un solo punto aggiorna il comportamento ovunque siano usate. È un piccolo trucco che aumenta chiarezza e controllo. Codice VBA: `Public Const ALIQUOTA As Double = 0.22 Sub UsaCostante() Range("G2").Value = Netto(Cells(2, 7).Value, ALIQUOTA) End Sub` La riga con Public Const dichiara un numero fisso con un nome facilmente ricordabile. In questo esempio l’aliquota è 22%: il valore non cambierà durante l’esecuzione della macro. Usare un nome al posto di un numero nudo rende il codice più leggibile per tutti, non solo per chi l’ha scritto. Se domani l’aliquota cambiasse, basterebbe modificare il valore della costante una volta sola. La Sub mostra come usare la costante richiamando la funzione Netto che abbiamo definito in precedenza. Scriviamo il risultato nella cella G2 per poterlo vedere o usare in calcoli successivi sul foglio. Evitiamo di digitare 0,22 in cento punti diversi, riducendo gli errori quando arriverà il momento di aggiornare. Le costanti parlano la lingua del business: ALIQUOTA è più chiaro di un numero senza contesto. Potete creare costanti per limiti, percorsi o nomi ricorrenti che altrimenti dovreste ricordare a memoria. Questo approccio rende il progetto più stabile perché i dettagli importanti sono raccolti in un posto evidente. In team, un collega capirà subito cosa cambiare senza dover indovinare tra righe di calcolo. Le costanti si usano come numeri normali: potete sommarle, confrontarle o passarle a funzioni e Sub. Non potete però assegnare loro un nuovo valore durante la macro: per questo esistono le variabili. Tenete i nomi in maiuscolo per distinguerle a colpo d’occhio dalle altre parole del codice. Se la costante non serve fuori dal modulo, potete dichiararla Private per limitarne la visibilità. Così evitate collisioni di nomi e mantenete compatto l’ambito in cui è valida. Evitate di nascondere numeri magici nelle formule: una costante con un nome chiaro vale più di mille commenti. Aggiornare progetti vecchi diventa più semplice perché trovate subito i valori chiave. Le costanti sono un’abitudine piccola che porta ordine grande nel tempo. Provate a introdurle dove vedete numeri ripetuti e vi accorgerete del beneficio. Applicazione reale: Allineare in un istante il calcolo dell’IVA su tutti i modelli aziendali. Il tipo di dato definisce che cosa può contenere una variabile: testo, numeri interi, numeri con decimali, date, vero/falso. Scegliere bene evita errori e rende i risultati più affidabili. Alcuni tipi, come Variant, sono più flessibili ma meno sicuri: usateli con misura. Codice VBA: `Private Type RigaVendita Codice As String Quantita As Long Prezzo As Double End Type` Con Type definiamo una piccola struttura che riunisce campi diversi ma appartenenti alla stessa riga logica. È come creare una scheda con caselle ordinate: codice articolo, quantità e prezzo unitario. Scegliamo String per i codici perché possono contenere lettere e numeri, non solo cifre. Per la quantità usiamo Long perché basta un intero e non servono decimali. Per il prezzo scegliamo Double che gestisce i decimali tipici dei valori economici. Questo ci aiuta a evitare confusione e conversioni inutili mentre elaboriamo i dati. Una struttura così è comoda da passare a procedure che devono leggere o aggiornare più campi insieme. Il codice che usa tipi chiari è più semplice da controllare e da spiegare ai colleghi. Se un campo cambia natura, lo vedrete subito nella definizione centrale del tipo. Potete creare un array di queste righe e scorrerlo, proprio come fareste con le righe di un foglio. Il vantaggio è che la logica non dipende dalla posizione fisica delle celle, ma da un modello più stabile. In futuro potrete aggiungere campi senza riscrivere tutto il resto del programma. Questo approccio riduce gli errori che nascono quando si confondono indici di colonna o nomi di intervallo. Scegliere i tipi è un atto di design: vi costringe a chiarire che cosa rappresenta ogni informazione. Una volta stabilito, il compilatore vi aiuta a rispettare la scelta, segnalando uso improprio dei dati. Così il programma diventa un po’ il vostro alleato, impedendo scambi pericolosi tra testo e numeri. Create i tipi solo quando portano ordine: non complicate il progetto se bastano poche variabili sciolte. In ogni caso, la consapevolezza dei tipi vi farà scrivere codice più sicuro e facile da testare. Pensate ai tipi come a etichette chiare sulle scatole: sapete sempre cosa c’è dentro e come maneggiarlo. Con queste basi, i passi successivi nel VBA saranno più sereni e controllati. Applicazione reale: Passare righe di ordine a procedure di calcolo sconti senza doversi ricordare numeri di colonna. L’ambito stabilisce dove un nome è riconosciuto: solo dentro una Sub, in tutto il modulo o in tutto il progetto. Limitare l’ambito riduce il rischio di interferenze tra parti diverse del codice. Espandere l’ambito ha senso solo quando il dato serve davvero ovunque. Codice VBA: `Private totaleSessione As Double Public Sub Aggiungi(a As Double): totaleSessione = totaleSessione + a: End Sub Public Function LeggiTotale() As Double: LeggiTotale = totaleSessione: End Function` La prima riga crea una variabile valida solo dentro questo modulo, nascosta agli altri moduli del progetto. Questo protegge il dato da modifiche accidentali fatte da procedure che non dovrebbero toccarlo. La Sub Aggiungi aumenta il totale, mentre la Function LeggiTotale restituisce il valore attuale. In questo modo offriamo un piccolo servizio controllato: chi ha bisogno chiama le interfacce e non conosce i dettagli. È come dare un campanello e uno sportello invece di far entrare tutti nel magazzino. Se un giorno cambierà il modo di calcolare il totale, basterà aggiornare qui senza toccare chi lo usa. L’ambito è una cintura di sicurezza che tiene in ordine lo spazio dei nomi e riduce le collisioni. Usate Public con parsimonia: rende tutto visibile ovunque, ma aumenta il rischio di dipendenze difficili da seguire. Preferite il raggio più corto possibile: Sub e Function con parametri sono spesso sufficienti. Capire l’ambito aiuta anche nel debug: sapete subito da dove può arrivare una certa variabile. Evitate nomi uguali in ambiti diversi per non confondere lettore e compilatore. Documentate le variabili di modulo importanti con un breve commento sul loro scopo. Se un valore deve sopravvivere tra due esecuzioni della stessa Sub, potete valutare Static dentro la Sub. Ricordate però che Static vale solo per quella Sub e non è condivisa altrove. Una buona gestione dell’ambito rende il progetto più robusto quando più persone ci mettono mano. È anche un gesto di cortesia verso chi leggerà il codice: i confini chiari fanno risparmiare tempo a tutti. Non c’è bisogno di teorie complicate: basta chiedersi “dove mi serve davvero questo nome?”. Partite dal piccolo e aprite l’ambito solo se emerge una necessità reale e ripetuta. Così il progetto cresce ordinato, senza fili scoperti che si incrociano in modo imprevedibile. L’ambito è invisibile a occhio nudo, ma fa una grande differenza nella qualità del vostro VBA. Applicazione reale: Esporre un totale di sessione a più routine senza lasciare libera la variabile a modifiche incontrollate. I parametri decidono come una Sub o una Function ricevono i dati: ByVal ne prende una copia, ByRef prende un collegamento all’originale. Con ByRef la procedura può cambiare direttamente il valore del chiamante. Scegliete il comportamento che comunica meglio l’intento a chi userà la vostra routine. Codice VBA: `Sub Raddoppia(ByRef n As Long): n = n * 2: End Sub Sub Demo() Dim x As Long: x = 5: Raddoppia x Debug.Print x '→ 10 End Sub` Nella prima riga vediamo che la Sub riceve un numero e lo vuole per riferimento, cioè con un filo diretto all’originale. Dentro la Sub il valore viene raddoppiato: non stiamo restituendo un risultato, stiamo aggiornando il dato passato. Nel test, x parte da 5 e, dopo la chiamata, diventa 10 perché la Sub ha agito sul suo valore reale. Se fosse stato ByVal, la Sub avrebbe lavorato su una copia e x sarebbe rimasto 5 dopo la chiamata. Scegliere tra i due significa decidere se la routine deve avere il permesso di cambiare il chiamante oppure no. Usate ByRef quando è naturale che la procedura “riempia” o “corregga” un dato esistente. Usate ByVal quando volete proteggere il chiamante da modifiche indesiderate o inattese. Indicare chiaramente la scelta aiuta chi legge a capire cosa succederà al proprio valore dopo la chiamata. Nei casi in cui servono più risultati, valutate di usare parametri ByRef multipli o di ritornare un tipo strutturato. Questo esempio è semplice ma chiarisce la differenza concreta che si vede subito alla prova. In scenari reali, la scelta corretta riduce bug legati a valori che cambiano “a sorpresa”. Documentare l’intento in un commento con parole semplici rende il codice accogliente per chi sta iniziando. Una regola utile è: privilegiare ByVal e usare ByRef solo quando serve davvero modificare il chiamante. Così riducete gli effetti collaterali e tenete sotto controllo i flussi dei dati. Provate entrambi in piccoli esempi per sentire la differenza nella pratica: è il modo più rapido per fissare il concetto. Ricordate che gli oggetti in VBA sono sempre riferimenti: passarli implica già una forma di collegamento. Con i tipi semplici, invece, la scelta tra copia e riferimento fa tutta la differenza del mondo. Imparare bene questo tema vi eviterà molte ore di caccia ai bug in progetti reali. Quando in dubbio, preferite la semplicità e la prevedibilità del comportamento visto da chi chiama. Con chiarezza su ByVal e ByRef il vostro codice diventa più affidabile e facile da spiegare agli altri. Applicazione reale: Aggiornare direttamente quantità o sconti passati a procedure di calcolo prezzi senza dover restituire valori separati. Il blocco With evita di ripetere lo stesso riferimento a un oggetto quando dobbiamo dargli più istruzioni di seguito. Questo accorcia il codice, riduce errori di digitazione e rende più facile capire che stiamo lavorando sempre sullo stesso bersaglio. È una piccola tecnica che migliora subito la qualità delle macro. Codice VBA: `With Worksheets("Report").Range("A1:F1") .Font.Bold = True .Interior.Color = RGB(230,240,255) .HorizontalAlignment = xlCenter End With` Nella prima riga indichiamo esattamente su quale gruppo di celle vogliamo intervenire: la riga di intestazione del report. Subito dopo apriamo il blocco With e, da quel momento, ogni riga con il punto lavora su quelle celle. Il grassetto rende le etichette più leggibili e aiuta chi stampa o presenta il documento. Il colore di sfondo leggero differenzia l’header dal corpo della tabella senza risultare pesante alla vista. L’allineamento centrato migliora la simmetria e rende più gradevole l’insieme delle colonne. Tutte queste azioni sono raccolte senza riscrivere ogni volta l’indirizzo dell’intervallo. Questo riduce il rischio di errori se un giorno cambierete l’intervallo: lo modificate una volta sola in cima. Il blocco si chiude con End With e la macro può proseguire con altri compiti sul foglio. L’uso di With è perfetto quando fate “configurazioni” di un oggetto, una dietro l’altra. Il codice risulta più compatto e chiaro, qualità preziose quando lo rileggerete tra qualche settimana. Se dovete formattare più aree simili, potete racchiudere questo blocco in una Sub riutilizzabile. Così distribuite lo stesso stile in più fogli mantenendo la coerenza visiva del progetto. Anche chi è alle prime armi riconoscerà subito il significato del punto: si riferisce al bersaglio del With. Evitate blocchi troppo lunghi: meglio spezzare in parti logiche per mantenere ordine e leggibilità. Se cambiate spesso gli intervalli, usate nomi definiti o variabili che rendano chiaro l’obiettivo. Il guadagno di tempo arriva sul lungo periodo: meno ripetizioni, meno possibilità di dimenticanze. Il blocco è neutro: vale per formati, valori, formule, quasi tutto ciò che potete fare con quell’oggetto. Con poca pratica diventerà naturale usarlo ogni volta che fate tre o più azioni di fila sullo stesso elemento. Non è magia, è solo organizzazione: e l’organizzazione è amica di progetti sereni e facili da mantenere. Provate a riscrivere i vostri pezzi più verbosi con With: noterete subito la differenza. Applicazione reale: Applicare lo stile aziendale all’intestazione di ogni tabella con poche righe chiare e riutilizzabili. La parola Set collega una variabile a un oggetto vero e proprio. Senza Set la variabile resta vuota e il codice non sa su cosa operare. È come collegare un telecomando al dispositivo giusto: dopo il collegamento, i comandi andranno nel posto desiderato. Codice VBA: `Sub UsaSet() Dim rng As Range Set rng = ActiveSheet.Range("A2:A100") rng.Value = "OK" Set rng = Nothing End Sub` La variabile rng è il nostro telecomando per un gruppo di celle: all’inizio non punta a nulla di concreto. Con Set la colleghiamo a un intervallo specifico del foglio attivo, dalla riga 2 alla 100 della colonna A. Da quel momento, ogni istruzione su rng opera su quell’insieme di celle senza doverlo riscrivere. L’assegnazione del testo “OK” mostra che possiamo agire su molte celle in un colpo solo. È comodo quando vogliamo inizializzare tabelle, pulire aree o inserire marcatori temporanei. Il riferimento resta valido finché non lo cambiamo o finché la Sub non finisce la sua corsa. Liberare il riferimento con Set ... = Nothing è una buona abitudine in automazioni intense o con oggetti esterni. Così rendiamo esplicito che il telecomando non punta più a nulla e lasciamo memoria e risorse libere. Se cambiate foglio attivo senza aggiornare rng, il riferimento resterà comunque legato all’area originale. Per questo è meglio collegarlo fin da subito all’oggetto giusto, magari a un foglio nominato con precisione. Usare Set rende il codice leggibile: chi vede rng sa che è un intervallo e capisce dove agisce. Potete passare rng ad altre Sub che si occuperanno di formattarlo o di analizzarne i valori. In questo modo, una sola definizione alimenta più funzioni senza ripetere l’indirizzo in giro per il progetto. Il vantaggio cresce con aree complesse: una variabile ben impostata evita errori di battitura negli indirizzi. Se l’intervallo deve cambiare in base ai dati presenti, potete costruirlo con funzioni come CurrentRegion. L’importante è mantenere chiaro il legame tra la variabile e l’oggetto, fin dal punto di assegnazione. Pensate a Set come al gesto che accende il collegamento: da lì in poi i comandi trovano la strada giusta. Questo piccolo concetto sostiene quasi tutto il codice VBA che lavora con fogli e cartelle. Esercitatevi a usarlo in esempi semplici: vi aiuterà a capirne il valore nella pratica quotidiana. Una volta compreso, il codice diventa più lineare e meno dipendente dai clic manuali. Applicazione reale: Preparare riferimenti chiari a intervalli dinamici per aggiornamenti massivi senza selezioni manuali. La gestione errori ci permette di affrontare situazioni impreviste senza far chiudere la macro. Possiamo mostrare un messaggio, fare pulizia e proseguire in modo controllato. È una rete di sicurezza che rende le automazioni più affidabili agli occhi di chi le usa ogni giorno. Codice VBA: `Sub ExportPDF_Sicuro() On Error GoTo KO ActiveSheet.ExportAsFixedFormat xlTypePDF, ThisWorkbook.Path & "\\Report.pdf" MsgBox "OK" Exit Sub KO: MsgBox "Errore: " & Err.Number & " - " & Err.Description End Sub` La seconda riga attiva il paracadute: se qualcosa va storto, Excel salterà alla sezione chiamata KO. Chiediamo di esportare il foglio in PDF nel percorso della cartella che contiene il file. Se tutto va bene, mostriamo un messaggio di conferma per chi sta usando la macro. Subito dopo usciamo dalla Sub, così non passeremo per la sezione di errore per sbaglio. Se invece qualcosa non funziona (percorso bloccato, nome non valido), l’esecuzione rimbalza su KO. Lì leggiamo il numero e la descrizione dell’errore e li mostriamo all’utente in modo comprensibile. Questo approccio evita silenzi imbarazzanti e aiuta a capire cosa correggere per riprovare. Potete aggiungere anche passi di pulizia, come chiudere file o ripristinare impostazioni temporanee. La gestione errori è un invito alla calma: la macro non crolla, ma affronta l’imprevisto con ordine. In casi complessi potete registrare l’errore in un foglio “Log” per analisi successive. Evitate di usare Resume Next senza controllo: rischiate di nascondere problemi reali. Meglio anticipare dove possono avvenire errori e circondare quei punti con un blocco chiaro come questo. Rendete i messaggi utili: dite cosa è successo e, se potete, suggerite la correzione più probabile. In ambienti condivisi, questa cura aumenta la fiducia degli utenti nella vostra soluzione. Con il tempo imparerete a prevedere gli scenari più frequenti e a gestirli con messaggi mirati. Non serve complicare: l’importante è non lasciare l’utente senza indicazioni quando qualcosa va male. Ricordate di rimuovere o adattare percorsi fissi per evitare errori su computer diversi. Provate la macro con una cartella protetta per verificare che il messaggio di errore sia chiaro. Una buona gestione errori separa il problema tecnico dalla qualità dell’esperienza dell’utente. È un segno di maturità del progetto che paga subito, soprattutto in produzione. Applicazione reale: Esportare report in PDF su cartelle condivise senza bloccare il flusso in caso di permessi mancanti. Il ciclo For Each scorre con semplicità gli elementi di una collezione, uno dopo l’altro. È naturale da leggere e riduce gli errori di indice tipici dei cicli numerici. È la scelta preferita quando lavoriamo con insiemi di oggetti come celle, fogli o tabelle pivot. Codice VBA: `Sub ColoraHeader() Dim c As Range For Each c In Range("A1:F1") c.Interior.Color = RGB(245,245,245) Next c End Sub` Dichiariamo una variabile c che rappresenterà, a turno, ciascuna cella dell’intervallo scelto. Il ciclo parte e per ogni giro punta a una nuova cella dalla A1 fino alla F1. All’interno, diamo alla cella un colore di sfondo leggero per evidenziare la riga di intestazione. Non dobbiamo preoccuparci di numeri di indice: il ciclo si occupa di passare alla cella successiva da solo. Questo riduce la possibilità di saltare o ripetere elementi per errore. Il codice è breve e parla da sé: “per ogni cella, imposta questo aspetto grafico”. Se domani l’intestazione cambierà dimensione, vi basterà adattare l’intervallo del ciclo. Lo schema resta identico, il lavoro richiesto è minimo e controllato. Potete sostituire il colore con altre azioni come grassetto o bordi, senza cambiare la struttura generale. Insieme al blocco With, For Each è uno strumento di pulizia del codice molto efficace. È utile anche quando volete applicare regole di qualità ripetute su tante celle o oggetti. Ricordate che l’intervallo può essere dinamico, ad esempio costruito leggendo la dimensione reale dei dati. Anche in quel caso, il ciclo rimane chiaro perché si concentra sull’azione e non su dettagli di indice. Se il lavoro è pesante, potete temporaneamente disattivare l’aggiornamento dello schermo per accelerare. Dopo il ciclo, ripristinate sempre lo stato per non lasciare l’applicazione in condizioni anomale. In generale, preferite For Each quando sono gli oggetti a guidare il vostro compito quotidiano. La semplicità del linguaggio qui aiuta davvero a far capire agli altri cosa fa il codice. Anche chi non programma tutti i giorni può leggere e intuire il senso di un ciclo di questo tipo. Con esempi concreti come questo prenderete confidenza e lo userete con naturalezza in molti contesti. For Each vi porta lontano con poco sforzo: fatene una vostra abitudine. Applicazione reale: Applicare formati standard su righe di intestazione di più tabelle aziendali. L’istruzione If ci permette di prendere decisioni: se una condizione è vera facciamo una cosa, altrimenti ne facciamo un’altra o niente. È il cuore del controllo del flusso nei programmi e traduce regole di business in azioni concrete e ripetibili. Codice VBA: `Sub ValidaPrezzo() Dim p As Double: p = Range("C2").Value If p <= 0 Then MsgBox "Prezzo non valido": Exit Sub ElseIf p > 1000 Then Range("C2").Interior.Color = RGB(255,235,205) End If End Sub` All’inizio leggiamo il prezzo dalla cella C2 e lo mettiamo in una variabile chiamata p per lavorarci con comodità. La prima domanda è semplice: il prezzo è minore o uguale a zero? In quel caso non ha senso proseguire. Mostriamo quindi un messaggio chiaro e usciamo dalla Sub, fermando il flusso prima di commettere errori a valle. Se invece il prezzo è positivo, chiediamo un’ulteriore cosa: è molto alto rispetto alle attese? Se supera la soglia scelta, coloriamo la cella per richiamare l’attenzione e favorire una verifica manuale. Questo doppio controllo unisce un blocco forte per errori evidenti e un suggerimento visivo per casi da rivedere. Il codice è semplice da seguire: legge, decide, informa e, se serve, evidenzia. Potete sostituire i messaggi e le soglie per adattarli alle vostre regole aziendali. A seconda del contesto, la cella evidenziata può essere poi raccolta in un report di anomalie. L’istruzione If è la spina dorsale della qualità: senza decisioni il software non può supportare le regole del vostro lavoro. Tenete le condizioni leggibili: meglio due passaggi chiari che una riga complicata e difficile da spiegare. Quando le condizioni crescono, valutate di estrarle in funzioni dal nome parlante, per esempio PrezzoValido(p). Così potete testare la regola separatamente e riutilizzarla in più punti del progetto. Evitate di nascondere numeri dentro il codice: preferite costanti o configurazioni facili da trovare. Il colore usato è delicato per non disturbare chi lavora molte ore davanti al monitor. Se servono azioni diverse, potete aggiungere altri rami ElseIf con le scelte più comuni. Ricordate di uscire presto quando un dato è sbagliato: evita calcoli inutili e confusione più avanti. Testate con valori campione per vedere se l’evidenziazione scatta come vi aspettate. La semplicità dell’If aiuta chiunque a leggere e capire la logica senza conoscenze tecniche avanzate. Con questa base, costruire regole di business nel VBA diventa un passo naturale e gratificante. Applicazione reale: Bloccare inserimenti con prezzo nullo e evidenziare possibili outlier per la revisione del buyer. Il binding indica quando il programma decide quale libreria esterna usare per un certo oggetto. Con l’early binding decidiamo prima e otteniamo suggerimenti e controlli più forti; con il late binding decidiamo al volo, guadagnando compatibilità ma perdendo comodità. La scelta dipende da come distribuirete le macro e da quanta varietà c’è nei PC dei colleghi. Codice VBA: `' Early binding (richiede riferimento a "Microsoft Scripting Runtime") Dim fs As Scripting.FileSystemObject Set fs = New Scripting.FileSystemObject ' Late binding Dim fs2 As Object Set fs2 = CreateObject("Scripting.FileSystemObject")` Nel primo caso diciamo al compilatore con precisione quale libreria useremo e otteniamo aiuto mentre scriviamo. Questo aiuto si traduce in suggerimenti sui nomi e avvisi se sbagliamo a usare una funzione disponibile. È molto comodo in fase di sviluppo perché riduce gli errori banali e accelera l’apprendimento. Il rovescio della medaglia è che i PC su cui girerà la macro devono avere la stessa libreria disponibile e attivata. Nel secondo caso, con CreateObject, chiediamo la libreria al momento e speriamo che sia presente sul sistema. Qui perdiamo i suggerimenti durante la scrittura e qualche controllo in più, ma guadagniamo compatibilità generale. È una scelta utile quando la macro deve viaggiare tra molte postazioni con configurazioni diverse. Pensate al vostro contesto: un’azienda con PC standardizzati preferirà spesso l’early binding. In ambienti eterogenei, il late binding evita errori di avvio ma richiede più attenzione quando scrivete il codice. Potete anche mescolare le strategie: sviluppate in early per comodità, poi convertite in late per distribuire. In ogni caso, testate la soluzione su una postazione “tipo” prima di distribuirla su larga scala. Ricordate che la logica di business non cambia: cambiano solo le modalità con cui raggiungete la libreria. Documentate la scelta in testa al modulo per aiutare chi prenderà in mano il progetto dopo di voi. Se usate il late binding, preferite nomi chiari e commenti che descrivano l’oggetto creato al volo. Tenete sempre una versione di sviluppo con riferimenti attivi per lavorare più serenamente. Il passaggio tra le due modalità è spesso questione di poche righe: non abbiate paura di provarlo sul vostro codice. Con l’esperienza saprete quando conviene una strada o l’altra, in base ai vincoli dell’IT aziendale. L’obiettivo resta la stabilità per chi usa la macro e la serenità per chi la manuteniene. Fare una scelta consapevole qui evita molte richieste di assistenza in futuro. Il concetto chiave è semplice: decidere prima aiuta il programmatore, decidere dopo aiuta la distribuzione. Applicazione reale: Gestire la creazione di file e cartelle per export con la strategia più adatta alla vostra infrastruttura.

Un oggetto è un'entità che il codice può manipolare: possiede proprietà che descrivono il suo stato e metodi che ne definiscono le azioni. In VBA gli oggetti formano una gerarchia che parte dall'applicazione e scende fino alla singola cella. Lavorare con gli oggetti significa scegliere con precisione il “bersaglio” delle nostre istruzioni e indirizzarlo in modo diretto. È il modo più solido per ottenere risultati ripetibili senza clic e selezioni manuali. Con gli oggetti costruiamo automatismi chiari e facili da manutenere.

Codice VBA:

Sub OggettoEsempio()

Dim ws As Worksheet

Set ws = ThisWorkbook.Worksheets("Report")

ws.Range("A1").Value = "Totale"

End Sub

La prima riga definisce una procedura che possiamo eseguire quando vogliamo aprire o aggiornare il nostro report.
Quando scriviamo Dim ws As Worksheet stiamo dicendo al programma che useremo una scatola chiamata ws per tenere un foglio di lavoro di Excel.
Finché non usiamo Set quella scatola è vuota: dobbiamo collegarla a un foglio vero e proprio che già esiste nel file.
Con Set ws = ThisWorkbook.Worksheets("Report") scegliamo il foglio di nome “Report” dentro la stessa cartella in cui vive la macro.
Se il foglio non esiste con quel nome preciso, il codice si fermerà con un errore: conviene controllare o uniformare i nomi dei fogli.
Usare un riferimento diretto come ws.Range("A1") evita clic, selezioni e passaggi inutili che rendono il codice fragile e lento.
Quando scriviamo .Value = "Totale" stiamo inserendo il testo nella cella indicata: è come digitare a mano ma in modo automatico e sempre uguale.
Questo approccio è chiaro: prima indichiamo cosa (il foglio), poi dove (l’intervallo), infine cosa fare (scrivere un valore).
È importante mantenere nomi di variabili semplici e significativi: ws indica un foglio e rende la lettura immediata anche a distanza di tempo.
L’uso di ThisWorkbook richiama il file che contiene la macro, evitando ambiguità se avete più file aperti contemporaneamente.
Se volete puntare a un altro file aperto potete usare Workbooks("nome.xlsx"), ma occorre che quel file sia aperto e raggiungibile.
Il codice funziona senza selezionare il foglio: Excel sa dove operare perché lo abbiamo specificato con precisione attraverso gli oggetti.
Questo rende le macro più veloci e riduce gli errori dovuti a selezioni rimaste in posizioni inattese.
Potete riutilizzare ws in molte altre istruzioni nella stessa procedura, ad esempio per formattare celle o inserire formule nel foglio “Report”.
Se la riga con Set vi risulta nuova, pensatela come il momento in cui collegate un telecomando (la variabile) al televisore (il foglio).
Una volta collegato, ogni pressione di un tasto agirà sul televisore giusto senza doverlo “ricercare” ogni volta.
Ricordate che le virgolette devono essere dritte e il nome del foglio deve combaciare alla lettera con quello presente in Excel.
Per fare prove in sicurezza, duplicate la cartella e verificate che la scritta appaia davvero in A1 del foglio “Report”.
Se dovete scrivere in più celle, potete cambiare l’intervallo, per esempio ws.Range("A1:B1").Value = "Totale" inserirerebbe lo stesso testo in due celle.
Questo piccolo esempio mostra l’idea centrale del VBA: indicare con chiarezza l’oggetto giusto e dirgli esattamente cosa fare.

Applicazione reale: Riempire automaticamente le etichette base di un report di fine giornata, riducendo errori e tempi di digitazione.

Una proprietà è una caratteristica dell’oggetto, come il contenuto di una cella, il colore di sfondo o il formato di una data. Modificando le proprietà cambiamo come gli oggetti appaiono o si comportano. Possiamo leggerle per conoscere lo stato attuale, o scriverle per impostare un nuovo stato. È il modo più diretto per rendere il foglio coerente e gradevole senza interventi manuali.

Codice VBA:

Sub ProprietaEsempio()

With ActiveSheet.Range("B2")

  .Value = Date

  .NumberFormat = "dd/mm/yyyy"

End With

End Sub

La procedura comincia e ci prepara a eseguire poche istruzioni chiare e successive.
Il blocco With ... End With serve per lavorare più volte sullo stesso bersaglio senza ripetere la sua descrizione completa.
In questo caso, il bersaglio è la cella B2 del foglio attivo, cioè il foglio che state vedendo in quel momento in Excel.
Scrivendo .Value = Date mettiamo la data di oggi dentro la cella, come se l’avessimo digitata con la tastiera.
La funzione Date prende la data dal sistema; non include l’ora e quindi è adatta a registrazioni quotidiane semplici.
Subito dopo chiediamo che la cella mostri la data con il formato giorno/mese/anno, così tutti la leggeranno nello stesso modo.
Questa impostazione è importante quando i fogli circolano tra colleghi con computer in lingue diverse.
Se non impostiamo il formato, Excel può scegliere una visualizzazione differente a seconda delle impostazioni locali.
È comodo raggruppare le due azioni nel blocco With per rendere il codice più compatto e leggibile a colpo d’occhio.
Potremmo aggiungere altre proprietà, ad esempio il grassetto del testo o l’allineamento, sempre con il punto davanti.
Usare .NumberFormat è come dire alla cella: “Mostra il tuo contenuto seguendo questa maschera grafica”.
Se aprite il formato celle da Excel vedrete che la stringa è la stessa che usereste nell’interfaccia, ma qui è automatizzata.
Con questo metodo, ottenete uniformità su decine di celle senza doverle selezionare una per una con il mouse.
Il vantaggio cresce quando i fogli sono condivisi: tutti vedranno le date rappresentate allo stesso modo.
Potete cambiare B2 con qualsiasi altra cella o intervallo coerente con il vostro modello di raccolta dati.
Se il foglio attivo non è quello giusto, potete sostituire ActiveSheet con un riferimento esplicito a un foglio specifico.
Il codice resta semplice ma diventa più sicuro perché non dipende da dove l’utente ha cliccato per ultimo.
Quando capite le proprietà principali, iniziate a sentire il controllo sul foglio: tutto diventa più prevedibile e ordinato.
Questo esempio mostra che spesso servono poche righe per introdurre standard che fanno risparmiare tempo ogni giorno.
Tenete a portata di mano le proprietà che usate più spesso: contenuto, formato numero, colori e allineamenti sono un ottimo punto di partenza.

Applicazione reale: Impostare automaticamente la data e il formato nelle righe di registrazione delle vendite giornaliere.

Un metodo è un’azione che chiediamo a un oggetto di svolgere, come ordinare, copiare, filtrare o salvare. Pensatelo come un verbo associato al nostro bersaglio. Di solito il metodo accetta informazioni aggiuntive per capire come agire nel dettaglio. Scegliere i parametri giusti significa dire all’oggetto esattamente cosa vogliamo ottenere, senza ambiguità.

Codice VBA:

Sub MetodoEsempio()

Worksheets("Dati").Range("A1:C100").Sort _

  Key1:=Range("A1"), Order1:=xlAscending, Header:=xlYes

End Sub

Il codice parte da un foglio chiamato “Dati” e seleziona un rettangolo di celle dalla colonna A alla C, per le prime cento righe.
Non stiamo cliccando davvero: stiamo indicando con parole precise dove vogliamo lavorare, in modo che Excel non abbia dubbi.
Alla fine della riga compare il metodo Sort, che in italiano significa “ordina”: è l’azione che chiediamo all’intervallo di eseguire.
Dopo il metodo compaiono alcune istruzioni aggiuntive che definiscono meglio l’ordinamento da fare.
Con Key1:=Range("A1") diciamo che l’ordine deve seguire i valori della prima colonna dell’intervallo, cioè la colonna A.
Con Order1:=xlAscending specifichiamo che vogliamo un ordine crescente, per esempio dalla A alla Z o dal numero più piccolo al più grande.
Con Header:=xlYes facciamo sapere a Excel che la prima riga contiene titoli e non deve essere spostata durante l’ordinamento.
Queste piccole indicazioni evitano risultati inattesi, come vedere i titoli mescolati insieme ai dati.
Se il vostro intervallo ha i titoli in un’altra posizione, potete adattare i parametri per rispecchiare la situazione reale.
Il vantaggio del metodo è che un’operazione che normalmente richiede menu e clic diventa una istruzione ripetibile in un attimo.
Una volta scritta, potete rieseguirla ogni volta che aggiornate i dati, ottenendo sempre lo stesso risultato con zero sforzo. Se il foglio si chiama in modo diverso, è sufficiente cambiare il nome in cima alla riga e tutto continuerà a funzionare.
Questo approccio evita errori di distrazione perché non dipende dalla selezione corrente o dall’ordine in cui fate i clic.
È utile anche per formare i colleghi: la macro incapsula un’azione corretta e la rende disponibile a tutti con un solo comando.
Tenete a mente che l’ordinamento modifica la posizione delle righe: se avete collegamenti esterni, verificateli dopo l’operazione.
Se dovete ordinare per più colonne, il metodo consente parametri aggiuntivi simili a Key2 e Order2.
Provate l’effetto su una copia del file: vi aiuterà a capire cosa succede senza timori di perdere dati importanti.
Una volta compresa la logica dei metodi, vi sarà naturale cercare l’azione giusta per ogni oggetto che incontrate in VBA.
Pensate ai metodi come a bottoni speciali: li premete da codice e ottenete la stessa azione, ma con più precisione e coerenza.
Con la pratica, costruirete sequenze di metodi che trasformano dati disordinati in report puliti con un solo clic.

Applicazione reale: Riordinare automaticamente la base clienti prima di generare stampe o inviare liste al reparto commerciale.

Un evento è un momento particolare in cui Excel ci avvisa che qualcosa è accaduto: un file si apre, una cella cambia, un foglio viene attivato. Possiamo collegare a quell’avviso un piccolo programma che parte da solo e fa il lavoro per noi. Così automatizziamo controlli e formattazioni senza ricordarci di lanciare ogni volta una macro a mano.

Codice VBA:

Private Sub Worksheet_Change(ByVal Target As Range)

If Not Intersect(Target, Range("C2:C100")) Is Nothing Then

  Target.Font.Bold = True

End If

End Sub

Questo codice vive dentro il foglio interessato, non in un modulo generale, perché è legato agli eventi di quel foglio.
Il suo nome speciale viene riconosciuto da Excel che lo esegue da solo ogni volta che cambiate una cella.
La parola Target indica proprio la cella (o le celle) che sono state modificate in quell’istante.
Con Intersect chiediamo: la cella cambiata si trova nell’area da C2 a C100? Se sì, proseguiamo; se no, non facciamo nulla.
Questa verifica evita che il codice intervenga dove non serve e mantiene il foglio reattivo e ordinato.
Se la risposta è sì, rendiamo in grassetto la cella modificata, così l’occhio la riconosce subito tra le altre.
È un esempio semplice ma efficace di come un piccolo aiuto visivo può migliorare la revisione dati. Gli eventi sono come interruttori: scattano quando succede qualcosa e accendono la nostra routine di supporto.
Potete cambiare l’area di lavoro per concentrare l’attenzione solo sulle colonne davvero importanti nel vostro processo.
Se vi accorgete che scatta troppo spesso, restringete l’intervallo o aggiungete condizioni più precise.
Ricordate che l’utente non deve fare nulla: il comportamento arriva “gratis” al momento giusto.
In ambienti condivisi, usate eventi per garantire standard minimi di qualità, per esempio formati corretti o obbligo di compilazione.
Non abusate di effetti grafici pesanti: l’obiettivo è aiutare chi lavora, non distrarlo con troppi cambiamenti. Gli eventi fanno emergere gli errori prima che si propaghino, perché reagiscono all’inserimento non appena avviene.
Se vi serve disattivarli temporaneamente, è possibile sospendere l’aggiornamento o aggiungere un interruttore nel codice.
Testate sempre su copie di prova per verificare che l’effetto sia quello desiderato nelle situazioni reali. Con l’esperienza, collegherete a eventi più azioni utili: convalide, messaggi, calcoli, avvisi per l’utente.
L’idea chiave è affidare alla macchina i controlli ripetitivi lasciando a voi il giudizio sui casi particolari.
Usati bene, gli eventi alleggeriscono il lavoro quotidiano e rendono i fogli più affidabili e professionali.

Applicazione reale: Evidenziare in automatico gli ultimi valori inseriti per velocizzare i controlli del responsabile.

Una collezione raccoglie più oggetti dello stesso tipo, come tutti i fogli di un file o tutte le tabelle pivot di un foglio. Possiamo sapere quanti sono, prenderne uno per nome o scorrere l’intero gruppo con facilità. Le collezioni rendono semplici attività che riguardano tanti elementi insieme, evitando ripetizioni e copia‑incolla.

Codice VBA:

Sub CollezioneEsempio()

Dim ws As Worksheet

For Each ws In ThisWorkbook.Worksheets

  ws.PageSetup.Orientation = xlPortrait

Next ws

End Sub

All’inizio dichiariamo una variabile ws che useremo per riferirci, uno alla volta, ai fogli presenti nel file.
La riga con For Each indica al programma di scorrere l’intera collezione Worksheets del nostro file.
A ogni giro del ciclo, ws rappresenta un foglio diverso finché non li avrà visitati tutti.
Dentro il ciclo chiediamo di impostare l’orientamento di stampa in verticale per il foglio attuale.
Questa decisione viene applicata a ogni foglio senza dover aprire le impostazioni manualmente per ciascuno.
È un esempio concreto di come un’azione ripetitiva possa diventare un gesto unico, veloce e privo di errori.
Se voleste escludere alcuni fogli, potete aggiungere una condizione che salti quelli con nomi particolari.
Potete anche combinare più impostazioni di stampa in un solo passaggio per avere coerenza in tutto il file.
Le collezioni eliminano la necessità di elenchi scritti a mano: il codice scopre da solo quanti elementi ci sono.
Questo rende la macro pronta anche quando domani aggiungerete un foglio nuovo: verrà gestito automaticamente.
Se una operazione fallisce su un foglio, potete aggiungere un piccolo controllo per informare l’utente con un messaggio chiaro.
Con la stessa logica potete scorrere celle selezionate, tabelle o forme presenti su un foglio.
L’approccio “uno per tutti” è prezioso quando dovete applicare standard grafici o regole comuni.
Ricordate che l’ordine dei fogli può cambiare; il ciclo non ne risente perché non usa numeri fissi ma visita ciò che trova.
Più gli elementi sono numerosi, più la collezione diventa la strada naturale per gestirli bene.
Scrivere queste routine dà fiducia al team: tutto appare curato allo stesso modo, a prescindere da chi ha preparato il file.
Il codice rimane corto e leggibile, perché separa il “cosa fare” dal “su quali oggetti farlo”.
Da qui è facile aggiungere logiche di esclusione o casi speciali senza stravolgere la struttura.
In poco tempo passerete dall’idea alla pratica e avrete fogli uniformi e professionali con uno sforzo minimo.
Le collezioni sono il ponte tra singole azioni e gestione a livello documentale: impararle ripaga subito.

Applicazione reale: Impostare in un colpo solo l’orientamento e i margini di stampa per tutti i fogli di un report multi‑sezione.

Il modulo standard è il cassetto dove teniamo le procedure generali riutilizzabili. Separare utility e calcoli dal resto del progetto rende tutto più ordinato. Ci aiuta a non ripetere codice uguale in posti diversi e a fare manutenzione con serenità. È anche il luogo ideale in cui raccogliere piccole funzioni condivise tra più fogli.

Codice VBA:

' Modulo: utilita

Sub ScriviIntestazioni(ws As Worksheet)

  With ws

    .Range("A1").Value = "Codice"

    .Range("B1").Value = "Descrizione"

  End With

End Sub

Qui vediamo una Sub pensata per essere chiamata da altri punti del progetto, ogni volta che serve creare una nuova tabella.
L’idea è semplice: passiamo il foglio come argomento e la routine scrive per noi le intestazioni standard.
In questo modo evitiamo di duplicare le stesse due righe di codice in più posti, riducendo errori e dimenticanze.
Il blocco With permette di lavorare sul foglio ricevuto, senza dover ripetere il suo nome a ogni riga.
Il vantaggio è una lettura più pulita e un minore rischio di sbagliare riferimento digitando troppo in fretta.
Usare argomenti nelle Sub è una buona abitudine: le rende flessibili e riutilizzabili in contesti diversi.
Se un domani voleste aggiungere la colonna “Prezzo”, vi basterebbe farlo qui e tutte le chiamate erediteranno il cambiamento.
Anche colleghi non esperti possono usare questa Sub: devono solo fornire il foglio su cui desiderano le intestazioni.
Le utility rendono il progetto coerente: titoli uguali, posizioni identiche, meno correzioni a mano in giro per il file.
Potete creare un modulo “utilita” per raggruppare operazioni simili e ritrovarle subito quando servono.
Questo incoraggia a pensare in termini di blocchi riusabili: piccole funzioni chiare che fanno una cosa sola e bene.
La Sub non torna un valore, ma produce un effetto visibile sul foglio, che è esattamente ciò che ci serve in questo caso.
Potete richiamarla dopo aver creato un foglio nuovo: così risulta pronto e coerente prima ancora di inserire dati.
Se più reparti usano il modello, le intestazioni uniformi aiutano anche chi importa i dati in sistemi esterni.
Una struttura a moduli riduce il tempo di formazione perché le funzioni utili sono in posti prevedibili.
Più il progetto cresce, più questa organizzazione farà la differenza nella qualità del lavoro quotidiano.
Le buone abitudini nascono da esempi piccoli come questo: poche righe chiare che risolvono un compito ricorrente.
Non serve sofisticazione: la chiarezza vince, soprattutto quando altri dovranno leggere o modificare il codice.
Imparare a creare e richiamare utility apre la porta a librerie interne condivise nel vostro team.
Con il tempo, costruirete un kit di strumenti “di casa” che vi farà andare più veloci su ogni nuovo file.

Applicazione reale: Generare schede prodotto standardizzate su richiesta del reparto acquisti.

Il modulo di classe permette di creare un nuovo tipo di oggetto che rappresenta qualcosa di concreto per il vostro lavoro, come un Cliente o un Ordine. Dentro la classe tenete insieme i dati che lo descrivono e le azioni utili a trattarlo. In questo modo il codice parla il linguaggio del vostro processo e diventa più facile da capire e da riusare.

Codice VBA:

' Classe: CCliente

Private pNome As String

Public Property Let Nome() As String: Nome = pNome: End Property

Public Property Let ImpostaNome(ByVal v As String): pNome = v: End Property

Public Sub StampaEtichetta(ws As Worksheet)

  ws.Range("A1").Value = "Cliente: " & pNome

End Sub

Una classe è come uno stampo: da quello stampo possono nascere tanti oggetti con le stesse capacità, ma con dati diversi.
Qui lo stampo si chiama CCliente e il dato che ci interessa subito è il nome del cliente.
La variabile pNome tiene il dato vero e proprio, mentre le Property sono le “porte” per leggerlo e scriverlo con ordine.
Questo approccio ci permette di controllare come il dato viene usato, invece di lasciarlo esposto senza regole.
Quando impostiamo il nome con ImpostaNome possiamo in futuro aggiungere controlli, ad esempio evitare nomi vuoti.
Il metodo StampaEtichetta mostra come una classe possa fare qualcosa di utile sul foglio usando i propri dati.
In pratica, l’oggetto si porta dietro sia le informazioni sia i comportamenti che ci servono davvero.
Per creare un cliente useremmo Dim c As New CCliente e poi gli daremmo un nome prima di chiamare StampaEtichetta.
Questo modo di lavorare rende il codice più naturale da leggere: vediamo “Cliente” e pensiamo a un cliente reale, non a celle sparse.
Se domani servisse stampare l’indirizzo, aggiungeremmo una proprietà e la logica collegata senza toccare altre parti del progetto.
Le classi aiutano a tenere il progetto in ordine quando le funzionalità crescono e i casi particolari aumentano.
Non sono necessarie per iniziare col VBA, ma diventano preziose appena il lavoro si fa un po’ più strutturato.
Potete partire con una classe piccolissima e farla crescere in base alle esigenze del vostro flusso.
Le classi riducono copie di codice e mantengono in un solo posto la logica che riguarda quell’entità.
Così il rischio di incoerenze tra fogli diminuisce e i cambiamenti sono più rapidi e sicuri.
Anche chi non ha scritto il codice capisce subito a cosa serve, perché i nomi sono vicini al linguaggio del business.
È un investimento che ripaga nel tempo, soprattutto nei file che restano in uso per mesi o anni.
Se vi sembra complicato, trattatele come “cartelline” ordinate con dentro dati e strumenti per lavorarli.
L’obiettivo non è la perfezione tecnica, ma un codice che vi aiuti davvero nel lavoro di tutti i giorni.
Partite da un caso reale e costruite la vostra prima classe: capirete da soli il vantaggio di questa organizzazione.

Applicazione reale: Generare etichette e documenti cliente da un’unica sorgente dati coerente.

Una Sub è un’azione completa: fa qualcosa sul foglio o nei dati e basta. Non restituisce un valore, ma lascia un effetto visibile o memorizzato. Organizzare il lavoro in Sub piccole e chiare aiuta a vedere il flusso del programma e a riusare i pezzi quando si presentano bisogni simili.

Codice VBA:

Sub AggiornaTotale(ws As Worksheet, rng As Range)

ws.Range("F2").Value = Application.Sum(rng)

End Sub

Questa Sub riceve due informazioni dall’esterno: un foglio su cui lavorare e un intervallo da sommare.
L’idea è evitare di fissare tutto nel codice e lasciare alla chiamata la libertà di scegliere dove e su cosa agire.
Dentro la Sub, la somma dei valori dell’intervallo viene calcolata e scritta nella cella F2 del foglio dato.
Application.Sum è il modo veloce per chiedere a Excel la somma proprio come fareste con la formula nel foglio.
Così uniamo la praticità delle formule con l’automazione del codice, senza reinventare i calcoli.
Se cambiate l’intervallo passato, la stessa Sub calcolerà un totale diverso senza toccare il suo interno.
È un buon esempio di riuso: una sola definizione, tanti casi d’uso a seconda di come la richiamate.
Scrivere il risultato nella stessa posizione rende facile ritrovarlo in report o grafici collegati.
Se preferite, potete rendere la destinazione un terzo argomento per ancora più flessibilità.
Questo design aiuta anche a testare: passate intervalli semplici e controllate che il risultato sia quello atteso.
In un progetto reale, una Sub come questa può essere chiamata dopo l’importazione dati o a fine compilazione.
Piccole Sub ben nominate sono come mattoncini: le combinate per costruire procedure più grandi e robuste.
Tenere poche responsabilità in ciascuna Sub facilita la lettura e riduce i rischi quando serve modificarle.
Non c’è bisogno di tecnicismi: la logica è “leggi, calcola, scrivi”, chiaro e sufficiente per cominciare bene.
Se servono controlli (celle vuote o testi), potete aggiungerli senza stravolgere la struttura generale.
Ricordate di documentare brevemente cosa fa la Sub: un commento all’inizio evita dubbi a chi la userà dopo di voi.
La cosa importante è mantenere coerenza nelle scelte: dove si scrive il risultato, quando si chiama, come si passa l’intervallo.
Una Sub piccola è anche più semplice da correggere quando qualcosa non va come previsto.
Con questa mentalità, il vostro archivio di Sub diventa una cassetta degli attrezzi pronta per ogni progetto.
Partite da casi frequenti e create Sub dedicate: risparmierete minuti ogni giorno che diventano ore a fine mese.

Applicazione reale: Aggiornare i totali in dashboard interne dopo l’inserimento dei dati del giorno.

Una Function calcola e restituisce un risultato, come una formula scritta in VBA. Può essere richiamata da altre macro o, se adatta, anche direttamente dal foglio come funzione personalizzata. Pensare per funzioni aiuta a separare i conti dalle azioni grafiche sul foglio e rende il codice più testabile.

Codice VBA:

Public Function Netto(Prezzo As Double, Iva As Double) As Double

Netto = Prezzo / (1 + Iva)

End Function

La parola Function indica che alla fine otterremo un valore calcolato che possiamo usare altrove.
I due nomi tra parentesi sono gli ingredienti necessari: il prezzo lordo e l’aliquota IVA espressa come numero decimale.
La riga con l’uguale assegna il risultato alla funzione stessa: così chi la chiama riceve il numero desiderato.
Il calcolo divide il prezzo lordo per uno più l’aliquota, che è il modo rapido per rimuovere l’IVA dal totale.
È lo stesso che fareste sul foglio, ma qui è scritto una volta per tutte e pronto a essere richiamato più volte.
La dichiarazione dei tipi ci protegge da errori: ci aspettiamo numeri e la funzione lavorerà con numeri.
Se servono controlli aggiuntivi (come valori negativi), possiamo inserirli con semplici condizioni prima del calcolo.
La funzione è Public, quindi può essere chiamata da altri moduli o direttamente dalle celle del foglio.
In una cella potete scrivere =Netto(D2;0,22) e Excel userà il risultato come qualsiasi altra formula. È un modo comodo per introdurre regole aziendali nel foglio senza costringere tutti a ricordarle a memoria.
Mantenere le funzioni piccole e chiare aiuta a capirle e a verificarle in pochi istanti.
Potete creare funzioni simili per sconti, provvigioni o trasformazioni ricorrenti sui vostri dati.
Se il calcolo cambia, aggiornate la funzione una volta sola e tutto il resto seguirà automaticamente.
Usare funzioni riduce gli errori di copia delle formule e rende più pulita la struttura generale.
Con un po’ di pratica, vedrete subito quando “serve una funzione” invece di duplicare calcoli in giro per i fogli.
Le funzioni sono alleate naturali delle macro: loro fanno i conti, le macro orchestrano le azioni.
Per chiarire lo scopo della funzione, scegliete nomi espressivi come CalcolaNetto se preferite una forma verbosa.
Documentate in un commento cosa fanno i parametri, così chi la usa non deve indovinare il loro significato.
Testate con valori noti e confrontate con una calcolatrice per avere fiducia nel risultato.
Quando vi accorgerete di riutilizzarla spesso, avrete la prova che era la strada giusta.

Applicazione reale: Offrire al team una funzione pronta per calcolare il netto a partire da importi lordi inseriti manualmente.

Una variabile è un contenitore temporaneo che conserva un dato mentre la macro lavora. Scegliere il tipo corretto aiuta a prevenire sorprese e a rendere i calcoli affidabili. Dare nomi chiari rende il codice più semplice da leggere anche dopo mesi. Le variabili sono la base su cui poggiano cicli, confronti e calcoli.

Codice VBA:

Sub VariabiliEsempio()

Dim totale As Double, i As Long

For i = 2 To 100: totale = totale + Cells(i, 3).Value: Next i

Range("F2").Value = totale

End Sub

Dichiariamo due variabili: una per sommare numeri con decimali e una per contare le righe da visitare.
Con il ciclo For chiediamo di partire dalla riga 2 e arrivare alla 100, una riga alla volta.
Alla riga corrente leggiamo il valore della terza colonna e lo aggiungiamo al totale accumulato fino a quel momento.
Questo schema è molto comune: visita, leggi, aggiorna; si adatta a tanti compiti quotidiani.
Una volta finito il giro, scriviamo il totale calcolato nella cella F2 del foglio attivo.
Se preferite, potete scegliere una cella diversa o un foglio specifico per lasciare il risultato.
Il tipo Double è adatto a somme con numeri decimali, tipiche di prezzi e importi in euro.
Il tipo Long è una scelta sicura per contatori che possono crescere senza rischiare limiti troppo stretti.
Nomi come totale e i sono brevi ma comprensibili: evitano confusione a chi legge il codice dopo di voi.
Questo esempio evita selezioni o formule temporanee sul foglio, mantenendo pulito l’ambiente di lavoro.
Se ci sono celle vuote o con testo, il risultato può cambiare: aggiungete controlli se servono per la vostra realtà.
Potete trasformare il ciclo in una funzione che restituisce il totale per riutilizzarlo da più punti del progetto.
In alternativa, potete usare funzioni di foglio come WorksheetFunction.Sum se l’intervallo è contiguo e ben definito.
Capire le variabili vi permette di seguire “il filo” del calcolo e individuare dove nasce un risultato inatteso.
Quando qualcosa non torna, stampate i valori intermedi con Debug.Print per vedere cosa succede dietro le quinte.
Più i nomi sono chiari, più diventa facile tenere a mente il significato dei passaggi nel tempo.
Portate questa attenzione anche ai parametri delle Sub e delle Function, per avere coerenza ovunque.
Le variabili sono gli appunti della macro: trattatele con cura e avrete codice affidabile e semplice da spiegare.
Partite da esempi piccoli e poi aggiungete casi particolari secondo le esigenze del vostro foglio.
Con la pratica, userete le variabili con naturalezza per costruire soluzioni su misura dei vostri processi.

Applicazione reale: Calcolare al volo il totale di una colonna “Importo” prima di aggiornare un riepilogo.

Una costante è un valore con un nome che non cambia. Tenere le costanti in alto nel codice aiuta a capire subito i parametri importanti del progetto. Cambiarle in un solo punto aggiorna il comportamento ovunque siano usate. È un piccolo trucco che aumenta chiarezza e controllo.

Codice VBA:

Public Const ALIQUOTA As Double = 0.22

Sub UsaCostante()

  Range("G2").Value = Netto(Cells(2, 7).Value, ALIQUOTA)

End Sub

La riga con Public Const dichiara un numero fisso con un nome facilmente ricordabile.
In questo esempio l’aliquota è 22%: il valore non cambierà durante l’esecuzione della macro.
Usare un nome al posto di un numero nudo rende il codice più leggibile per tutti, non solo per chi l’ha scritto.
Se domani l’aliquota cambiasse, basterebbe modificare il valore della costante una volta sola.
La Sub mostra come usare la costante richiamando la funzione Netto che abbiamo definito in precedenza.
Scriviamo il risultato nella cella G2 per poterlo vedere o usare in calcoli successivi sul foglio.
Evitiamo di digitare 0,22 in cento punti diversi, riducendo gli errori quando arriverà il momento di aggiornare.
Le costanti parlano la lingua del business: ALIQUOTA è più chiaro di un numero senza contesto.
Potete creare costanti per limiti, percorsi o nomi ricorrenti che altrimenti dovreste ricordare a memoria.
Questo approccio rende il progetto più stabile perché i dettagli importanti sono raccolti in un posto evidente.
In team, un collega capirà subito cosa cambiare senza dover indovinare tra righe di calcolo.
Le costanti si usano come numeri normali: potete sommarle, confrontarle o passarle a funzioni e Sub.
Non potete però assegnare loro un nuovo valore durante la macro: per questo esistono le variabili.
Tenete i nomi in maiuscolo per distinguerle a colpo d’occhio dalle altre parole del codice.
Se la costante non serve fuori dal modulo, potete dichiararla Private per limitarne la visibilità.
Così evitate collisioni di nomi e mantenete compatto l’ambito in cui è valida.
Evitate di nascondere numeri magici nelle formule: una costante con un nome chiaro vale più di mille commenti.
Aggiornare progetti vecchi diventa più semplice perché trovate subito i valori chiave.
Le costanti sono un’abitudine piccola che porta ordine grande nel tempo.
Provate a introdurle dove vedete numeri ripetuti e vi accorgerete del beneficio.

Applicazione reale: Allineare in un istante il calcolo dell’IVA su tutti i modelli aziendali.

Il tipo di dato definisce che cosa può contenere una variabile: testo, numeri interi, numeri con decimali, date, vero/falso. Scegliere bene evita errori e rende i risultati più affidabili. Alcuni tipi, come Variant, sono più flessibili ma meno sicuri: usateli con misura.

Codice VBA:

Private Type RigaVendita

  Codice As String

  Quantita As Long

  Prezzo As Double

End Type

Con Type definiamo una piccola struttura che riunisce campi diversi ma appartenenti alla stessa riga logica.
È come creare una scheda con caselle ordinate: codice articolo, quantità e prezzo unitario.
Scegliamo String per i codici perché possono contenere lettere e numeri, non solo cifre.
Per la quantità usiamo Long perché basta un intero e non servono decimali.
Per il prezzo scegliamo Double che gestisce i decimali tipici dei valori economici.
Questo ci aiuta a evitare confusione e conversioni inutili mentre elaboriamo i dati.
Una struttura così è comoda da passare a procedure che devono leggere o aggiornare più campi insieme.
Il codice che usa tipi chiari è più semplice da controllare e da spiegare ai colleghi.
Se un campo cambia natura, lo vedrete subito nella definizione centrale del tipo.
Potete creare un array di queste righe e scorrerlo, proprio come fareste con le righe di un foglio.
Il vantaggio è che la logica non dipende dalla posizione fisica delle celle, ma da un modello più stabile.
In futuro potrete aggiungere campi senza riscrivere tutto il resto del programma.
Questo approccio riduce gli errori che nascono quando si confondono indici di colonna o nomi di intervallo.
Scegliere i tipi è un atto di design: vi costringe a chiarire che cosa rappresenta ogni informazione.
Una volta stabilito, il compilatore vi aiuta a rispettare la scelta, segnalando uso improprio dei dati.
Così il programma diventa un po’ il vostro alleato, impedendo scambi pericolosi tra testo e numeri.
Create i tipi solo quando portano ordine: non complicate il progetto se bastano poche variabili sciolte.
In ogni caso, la consapevolezza dei tipi vi farà scrivere codice più sicuro e facile da testare.
Pensate ai tipi come a etichette chiare sulle scatole: sapete sempre cosa c’è dentro e come maneggiarlo.
Con queste basi, i passi successivi nel VBA saranno più sereni e controllati.

Applicazione reale: Passare righe di ordine a procedure di calcolo sconti senza doversi ricordare numeri di colonna.

L’ambito stabilisce dove un nome è riconosciuto: solo dentro una Sub, in tutto il modulo o in tutto il progetto. Limitare l’ambito riduce il rischio di interferenze tra parti diverse del codice. Espandere l’ambito ha senso solo quando il dato serve davvero ovunque.

Codice VBA:

Private totaleSessione As Double

Public Sub Aggiungi(a As Double): totaleSessione = totaleSessione + a: End Sub

Public Function LeggiTotale() As Double: LeggiTotale = totaleSessione: End Function

La prima riga crea una variabile valida solo dentro questo modulo, nascosta agli altri moduli del progetto.
Questo protegge il dato da modifiche accidentali fatte da procedure che non dovrebbero toccarlo.
La Sub Aggiungi aumenta il totale, mentre la Function LeggiTotale restituisce il valore attuale.
In questo modo offriamo un piccolo servizio controllato: chi ha bisogno chiama le interfacce e non conosce i dettagli.
È come dare un campanello e uno sportello invece di far entrare tutti nel magazzino.
Se un giorno cambierà il modo di calcolare il totale, basterà aggiornare qui senza toccare chi lo usa.
L’ambito è una cintura di sicurezza che tiene in ordine lo spazio dei nomi e riduce le collisioni.
Usate Public con parsimonia: rende tutto visibile ovunque, ma aumenta il rischio di dipendenze difficili da seguire.
Preferite il raggio più corto possibile: Sub e Function con parametri sono spesso sufficienti.
Capire l’ambito aiuta anche nel debug: sapete subito da dove può arrivare una certa variabile.
Evitate nomi uguali in ambiti diversi per non confondere lettore e compilatore.
Documentate le variabili di modulo importanti con un breve commento sul loro scopo.
Se un valore deve sopravvivere tra due esecuzioni della stessa Sub, potete valutare Static dentro la Sub.
Ricordate però che Static vale solo per quella Sub e non è condivisa altrove.
Una buona gestione dell’ambito rende il progetto più robusto quando più persone ci mettono mano.
È anche un gesto di cortesia verso chi leggerà il codice: i confini chiari fanno risparmiare tempo a tutti.
Non c’è bisogno di teorie complicate: basta chiedersi “dove mi serve davvero questo nome?”.
Partite dal piccolo e aprite l’ambito solo se emerge una necessità reale e ripetuta.
Così il progetto cresce ordinato, senza fili scoperti che si incrociano in modo imprevedibile.
L’ambito è invisibile a occhio nudo, ma fa una grande differenza nella qualità del vostro VBA.

Applicazione reale: Esporre un totale di sessione a più routine senza lasciare libera la variabile a modifiche incontrollate.

I parametri decidono come una Sub o una Function ricevono i dati: ByVal ne prende una copia, ByRef prende un collegamento all’originale. Con ByRef la procedura può cambiare direttamente il valore del chiamante. Scegliete il comportamento che comunica meglio l’intento a chi userà la vostra routine.

Codice VBA:

Sub Raddoppia(ByRef n As Long): n = n * 2: End Sub

Sub Demo()

  Dim x As Long: x = 5: Raddoppia x

  Debug.Print x '→ 10

End Sub

Nella prima riga vediamo che la Sub riceve un numero e lo vuole per riferimento, cioè con un filo diretto all’originale.
Dentro la Sub il valore viene raddoppiato: non stiamo restituendo un risultato, stiamo aggiornando il dato passato. Nel test, x parte da 5 e, dopo la chiamata, diventa 10 perché la Sub ha agito sul suo valore reale.
Se fosse stato ByVal, la Sub avrebbe lavorato su una copia e x sarebbe rimasto 5 dopo la chiamata.
Scegliere tra i due significa decidere se la routine deve avere il permesso di cambiare il chiamante oppure no.
Usate ByRef quando è naturale che la procedura “riempia” o “corregga” un dato esistente.
Usate ByVal quando volete proteggere il chiamante da modifiche indesiderate o inattese.
Indicare chiaramente la scelta aiuta chi legge a capire cosa succederà al proprio valore dopo la chiamata.
Nei casi in cui servono più risultati, valutate di usare parametri ByRef multipli o di ritornare un tipo strutturato.
Questo esempio è semplice ma chiarisce la differenza concreta che si vede subito alla prova.
In scenari reali, la scelta corretta riduce bug legati a valori che cambiano “a sorpresa”.
Documentare l’intento in un commento con parole semplici rende il codice accogliente per chi sta iniziando.
Una regola utile è: privilegiare ByVal e usare ByRef solo quando serve davvero modificare il chiamante.
Così riducete gli effetti collaterali e tenete sotto controllo i flussi dei dati. Provate entrambi in piccoli esempi per sentire la differenza nella pratica: è il modo più rapido per fissare il concetto.
Ricordate che gli oggetti in VBA sono sempre riferimenti: passarli implica già una forma di collegamento.
Con i tipi semplici, invece, la scelta tra copia e riferimento fa tutta la differenza del mondo.
Imparare bene questo tema vi eviterà molte ore di caccia ai bug in progetti reali. Quando in dubbio, preferite la semplicità e la prevedibilità del comportamento visto da chi chiama. Con chiarezza su ByVal e ByRef il vostro codice diventa più affidabile e facile da spiegare agli altri.

Applicazione reale: Aggiornare direttamente quantità o sconti passati a procedure di calcolo prezzi senza dover restituire valori separati.

Il blocco With evita di ripetere lo stesso riferimento a un oggetto quando dobbiamo dargli più istruzioni di seguito. Questo accorcia il codice, riduce errori di digitazione e rende più facile capire che stiamo lavorando sempre sullo stesso bersaglio. È una piccola tecnica che migliora subito la qualità delle macro.

Codice VBA:

With Worksheets("Report").Range("A1:F1")

  .Font.Bold = True

  .Interior.Color = RGB(230,240,255)

  .HorizontalAlignment = xlCenter

End With

Nella prima riga indichiamo esattamente su quale gruppo di celle vogliamo intervenire: la riga di intestazione del report.
Subito dopo apriamo il blocco With e, da quel momento, ogni riga con il punto lavora su quelle celle.
Il grassetto rende le etichette più leggibili e aiuta chi stampa o presenta il documento.
Il colore di sfondo leggero differenzia l’header dal corpo della tabella senza risultare pesante alla vista.
L’allineamento centrato migliora la simmetria e rende più gradevole l’insieme delle colonne.
Tutte queste azioni sono raccolte senza riscrivere ogni volta l’indirizzo dell’intervallo.
Questo riduce il rischio di errori se un giorno cambierete l’intervallo: lo modificate una volta sola in cima.
Il blocco si chiude con End With e la macro può proseguire con altri compiti sul foglio.
L’uso di With è perfetto quando fate “configurazioni” di un oggetto, una dietro l’altra.
Il codice risulta più compatto e chiaro, qualità preziose quando lo rileggerete tra qualche settimana.
Se dovete formattare più aree simili, potete racchiudere questo blocco in una Sub riutilizzabile.
Così distribuite lo stesso stile in più fogli mantenendo la coerenza visiva del progetto.
Anche chi è alle prime armi riconoscerà subito il significato del punto: si riferisce al bersaglio del With. Evitate blocchi troppo lunghi: meglio spezzare in parti logiche per mantenere ordine e leggibilità.
Se cambiate spesso gli intervalli, usate nomi definiti o variabili che rendano chiaro l’obiettivo.
Il guadagno di tempo arriva sul lungo periodo: meno ripetizioni, meno possibilità di dimenticanze.
Il blocco è neutro: vale per formati, valori, formule, quasi tutto ciò che potete fare con quell’oggetto.
Con poca pratica diventerà naturale usarlo ogni volta che fate tre o più azioni di fila sullo stesso elemento.
Non è magia, è solo organizzazione: e l’organizzazione è amica di progetti sereni e facili da mantenere.
Provate a riscrivere i vostri pezzi più verbosi con With: noterete subito la differenza.

Applicazione reale: Applicare lo stile aziendale all’intestazione di ogni tabella con poche righe chiare e riutilizzabili.

La parola Set collega una variabile a un oggetto vero e proprio. Senza Set la variabile resta vuota e il codice non sa su cosa operare. È come collegare un telecomando al dispositivo giusto: dopo il collegamento, i comandi andranno nel posto desiderato.

Codice VBA:

Sub UsaSet()

Dim rng As Range

Set rng = ActiveSheet.Range("A2:A100")

rng.Value = "OK"

Set rng = Nothing

End Sub

La variabile rng è il nostro telecomando per un gruppo di celle: all’inizio non punta a nulla di concreto.
Con Set la colleghiamo a un intervallo specifico del foglio attivo, dalla riga 2 alla 100 della colonna A.
Da quel momento, ogni istruzione su rng opera su quell’insieme di celle senza doverlo riscrivere.
L’assegnazione del testo “OK” mostra che possiamo agire su molte celle in un colpo solo.
È comodo quando vogliamo inizializzare tabelle, pulire aree o inserire marcatori temporanei.
Il riferimento resta valido finché non lo cambiamo o finché la Sub non finisce la sua corsa.
Liberare il riferimento con Set ... = Nothing è una buona abitudine in automazioni intense o con oggetti esterni.
Così rendiamo esplicito che il telecomando non punta più a nulla e lasciamo memoria e risorse libere.
Se cambiate foglio attivo senza aggiornare rng, il riferimento resterà comunque legato all’area originale.
Per questo è meglio collegarlo fin da subito all’oggetto giusto, magari a un foglio nominato con precisione.
Usare Set rende il codice leggibile: chi vede rng sa che è un intervallo e capisce dove agisce.
Potete passare rng ad altre Sub che si occuperanno di formattarlo o di analizzarne i valori.
In questo modo, una sola definizione alimenta più funzioni senza ripetere l’indirizzo in giro per il progetto.
Il vantaggio cresce con aree complesse: una variabile ben impostata evita errori di battitura negli indirizzi.
Se l’intervallo deve cambiare in base ai dati presenti, potete costruirlo con funzioni come CurrentRegion.
L’importante è mantenere chiaro il legame tra la variabile e l’oggetto, fin dal punto di assegnazione.
Pensate a Set come al gesto che accende il collegamento: da lì in poi i comandi trovano la strada giusta.
Questo piccolo concetto sostiene quasi tutto il codice VBA che lavora con fogli e cartelle. Esercitatevi a usarlo in esempi semplici: vi aiuterà a capirne il valore nella pratica quotidiana.
Una volta compreso, il codice diventa più lineare e meno dipendente dai clic manuali.

Applicazione reale: Preparare riferimenti chiari a intervalli dinamici per aggiornamenti massivi senza selezioni manuali.

La gestione errori ci permette di affrontare situazioni impreviste senza far chiudere la macro. Possiamo mostrare un messaggio, fare pulizia e proseguire in modo controllato. È una rete di sicurezza che rende le automazioni più affidabili agli occhi di chi le usa ogni giorno.

Codice VBA:

Sub ExportPDF_Sicuro()

On Error GoTo KO

ActiveSheet.ExportAsFixedFormat xlTypePDF, ThisWorkbook.Path & "\\Report.pdf"

MsgBox "OK"

Exit Sub

KO:

MsgBox "Errore: " & Err.Number & " - " & Err.Description

End Sub

La seconda riga attiva il paracadute: se qualcosa va storto, Excel salterà alla sezione chiamata KO.
Chiediamo di esportare il foglio in PDF nel percorso della cartella che contiene il file.
Se tutto va bene, mostriamo un messaggio di conferma per chi sta usando la macro.
Subito dopo usciamo dalla Sub, così non passeremo per la sezione di errore per sbaglio.
Se invece qualcosa non funziona (percorso bloccato, nome non valido), l’esecuzione rimbalza su KO.
Lì leggiamo il numero e la descrizione dell’errore e li mostriamo all’utente in modo comprensibile.
Questo approccio evita silenzi imbarazzanti e aiuta a capire cosa correggere per riprovare.
Potete aggiungere anche passi di pulizia, come chiudere file o ripristinare impostazioni temporanee.
La gestione errori è un invito alla calma: la macro non crolla, ma affronta l’imprevisto con ordine.
In casi complessi potete registrare l’errore in un foglio “Log” per analisi successive.
Evitate di usare Resume Next senza controllo: rischiate di nascondere problemi reali.
Meglio anticipare dove possono avvenire errori e circondare quei punti con un blocco chiaro come questo.
Rendete i messaggi utili: dite cosa è successo e, se potete, suggerite la correzione più probabile.
In ambienti condivisi, questa cura aumenta la fiducia degli utenti nella vostra soluzione.
Con il tempo imparerete a prevedere gli scenari più frequenti e a gestirli con messaggi mirati.
Non serve complicare: l’importante è non lasciare l’utente senza indicazioni quando qualcosa va male.
Ricordate di rimuovere o adattare percorsi fissi per evitare errori su computer diversi.
Provate la macro con una cartella protetta per verificare che il messaggio di errore sia chiaro.
Una buona gestione errori separa il problema tecnico dalla qualità dell’esperienza dell’utente.
È un segno di maturità del progetto che paga subito, soprattutto in produzione.

Applicazione reale: Esportare report in PDF su cartelle condivise senza bloccare il flusso in caso di permessi mancanti.

Il ciclo For Each scorre con semplicità gli elementi di una collezione, uno dopo l’altro. È naturale da leggere e riduce gli errori di indice tipici dei cicli numerici. È la scelta preferita quando lavoriamo con insiemi di oggetti come celle, fogli o tabelle pivot.

Codice VBA:

Sub ColoraHeader()

Dim c As Range

For Each c In Range("A1:F1")

  c.Interior.Color = RGB(245,245,245)

Next c

End Sub

Dichiariamo una variabile c che rappresenterà, a turno, ciascuna cella dell’intervallo scelto.
Il ciclo parte e per ogni giro punta a una nuova cella dalla A1 fino alla F1.
All’interno, diamo alla cella un colore di sfondo leggero per evidenziare la riga di intestazione.
Non dobbiamo preoccuparci di numeri di indice: il ciclo si occupa di passare alla cella successiva da solo.
Questo riduce la possibilità di saltare o ripetere elementi per errore.
Il codice è breve e parla da sé: “per ogni cella, imposta questo aspetto grafico”.
Se domani l’intestazione cambierà dimensione, vi basterà adattare l’intervallo del ciclo.
Lo schema resta identico, il lavoro richiesto è minimo e controllato.
Potete sostituire il colore con altre azioni come grassetto o bordi, senza cambiare la struttura generale.
Insieme al blocco With, For Each è uno strumento di pulizia del codice molto efficace.
È utile anche quando volete applicare regole di qualità ripetute su tante celle o oggetti.
Ricordate che l’intervallo può essere dinamico, ad esempio costruito leggendo la dimensione reale dei dati.
Anche in quel caso, il ciclo rimane chiaro perché si concentra sull’azione e non su dettagli di indice.
Se il lavoro è pesante, potete temporaneamente disattivare l’aggiornamento dello schermo per accelerare.
Dopo il ciclo, ripristinate sempre lo stato per non lasciare l’applicazione in condizioni anomale.
In generale, preferite For Each quando sono gli oggetti a guidare il vostro compito quotidiano.
La semplicità del linguaggio qui aiuta davvero a far capire agli altri cosa fa il codice.
Anche chi non programma tutti i giorni può leggere e intuire il senso di un ciclo di questo tipo.
Con esempi concreti come questo prenderete confidenza e lo userete con naturalezza in molti contesti.
For Each vi porta lontano con poco sforzo: fatene una vostra abitudine.

Applicazione reale: Applicare formati standard su righe di intestazione di più tabelle aziendali.

L’istruzione If ci permette di prendere decisioni: se una condizione è vera facciamo una cosa, altrimenti ne facciamo un’altra o niente. È il cuore del controllo del flusso nei programmi e traduce regole di business in azioni concrete e ripetibili.

Codice VBA:

Sub ValidaPrezzo()

Dim p As Double: p = Range("C2").Value

If p <= 0 Then

  MsgBox "Prezzo non valido": Exit Sub

ElseIf p > 1000 Then

  Range("C2").Interior.Color = RGB(255,235,205)

End If

End Sub

All’inizio leggiamo il prezzo dalla cella C2 e lo mettiamo in una variabile chiamata p per lavorarci con comodità.
La prima domanda è semplice: il prezzo è minore o uguale a zero? In quel caso non ha senso proseguire.
Mostriamo quindi un messaggio chiaro e usciamo dalla Sub, fermando il flusso prima di commettere errori a valle.
Se invece il prezzo è positivo, chiediamo un’ulteriore cosa: è molto alto rispetto alle attese?
Se supera la soglia scelta, coloriamo la cella per richiamare l’attenzione e favorire una verifica manuale.
Questo doppio controllo unisce un blocco forte per errori evidenti e un suggerimento visivo per casi da rivedere.
Il codice è semplice da seguire: legge, decide, informa e, se serve, evidenzia. Potete sostituire i messaggi e le soglie per adattarli alle vostre regole aziendali.
A seconda del contesto, la cella evidenziata può essere poi raccolta in un report di anomalie.
L’istruzione If è la spina dorsale della qualità: senza decisioni il software non può supportare le regole del vostro lavoro.
Tenete le condizioni leggibili: meglio due passaggi chiari che una riga complicata e difficile da spiegare.
Quando le condizioni crescono, valutate di estrarle in funzioni dal nome parlante, per esempio PrezzoValido(p).
Così potete testare la regola separatamente e riutilizzarla in più punti del progetto.
Evitate di nascondere numeri dentro il codice: preferite costanti o configurazioni facili da trovare.
Il colore usato è delicato per non disturbare chi lavora molte ore davanti al monitor.
Se servono azioni diverse, potete aggiungere altri rami ElseIf con le scelte più comuni.
Ricordate di uscire presto quando un dato è sbagliato: evita calcoli inutili e confusione più avanti.
Testate con valori campione per vedere se l’evidenziazione scatta come vi aspettate.
La semplicità dell’If aiuta chiunque a leggere e capire la logica senza conoscenze tecniche avanzate.
Con questa base, costruire regole di business nel VBA diventa un passo naturale e gratificante.

Applicazione reale: Bloccare inserimenti con prezzo nullo e evidenziare possibili outlier per la revisione del buyer.

Il binding indica quando il programma decide quale libreria esterna usare per un certo oggetto. Con l’early binding decidiamo prima e otteniamo suggerimenti e controlli più forti; con il late binding decidiamo al volo, guadagnando compatibilità ma perdendo comodità. La scelta dipende da come distribuirete le macro e da quanta varietà c’è nei PC dei colleghi.

Codice VBA:

' Early binding (richiede riferimento a "Microsoft Scripting Runtime")

Dim fs As Scripting.FileSystemObject

Set fs = New Scripting.FileSystemObject



' Late binding

Dim fs2 As Object

Set fs2 = CreateObject("Scripting.FileSystemObject")

Nel primo caso diciamo al compilatore con precisione quale libreria useremo e otteniamo aiuto mentre scriviamo.
Questo aiuto si traduce in suggerimenti sui nomi e avvisi se sbagliamo a usare una funzione disponibile.
È molto comodo in fase di sviluppo perché riduce gli errori banali e accelera l’apprendimento.
Il rovescio della medaglia è che i PC su cui girerà la macro devono avere la stessa libreria disponibile e attivata.
Nel secondo caso, con CreateObject, chiediamo la libreria al momento e speriamo che sia presente sul sistema.
Qui perdiamo i suggerimenti durante la scrittura e qualche controllo in più, ma guadagniamo compatibilità generale.
È una scelta utile quando la macro deve viaggiare tra molte postazioni con configurazioni diverse.
Pensate al vostro contesto: un’azienda con PC standardizzati preferirà spesso l’early binding.
In ambienti eterogenei, il late binding evita errori di avvio ma richiede più attenzione quando scrivete il codice.
Potete anche mescolare le strategie: sviluppate in early per comodità, poi convertite in late per distribuire.
In ogni caso, testate la soluzione su una postazione “tipo” prima di distribuirla su larga scala.
Ricordate che la logica di business non cambia: cambiano solo le modalità con cui raggiungete la libreria.
Documentate la scelta in testa al modulo per aiutare chi prenderà in mano il progetto dopo di voi.
Se usate il late binding, preferite nomi chiari e commenti che descrivano l’oggetto creato al volo.
Tenete sempre una versione di sviluppo con riferimenti attivi per lavorare più serenamente.
Il passaggio tra le due modalità è spesso questione di poche righe: non abbiate paura di provarlo sul vostro codice.
Con l’esperienza saprete quando conviene una strada o l’altra, in base ai vincoli dell’IT aziendale.
L’obiettivo resta la stabilità per chi usa la macro e la serenità per chi la manuteniene.
Fare una scelta consapevole qui evita molte richieste di assistenza in futuro.
Il concetto chiave è semplice: decidere prima aiuta il programmatore, decidere dopo aiuta la distribuzione.

Applicazione reale: Gestire la creazione di file e cartelle per export con la strategia più adatta alla vostra infrastruttura.

Macro pratiche con istruzioni passo–passo

Modulo Interattivo Macro Excel " Stile Futuristico

Modulo Interattivo sulle Macro in Excel

Macro 1: Inserimento automatico della data corrente

Obiettivo: Inserire la data odierna nella cella selezionata con un clic.

Come creare questa macro passo-passo:

Apri l'editor VBA (ALT+F11):

In Excel, premi contemporaneamente i tasti ALT e F11 sulla tastiera.
Si aprir la finestra dell'Editor di Visual Basic for Applications (VBA), dove puoi scrivere e gestire le macro.

Inserisci un nuovo modulo:

Nella finestra dell'editor VBA, cerca il menu a sinistra chiamato "Progetto-VBAProject".
Fai clic destro sulla voce che corrisponde al tuo file Excel (ad esempio "VBAProject (NomeFile.xlsx)").
Seleziona "Inserisci" e poi "Modulo".
Apparir una nuova voce chiamata "Modulo1" (o simile) sotto "Moduli".

Copia il codice fornito:

Nella parte centrale dell'editor, vedrai una finestra bianca.
Copia e incolla il seguente codice VBA in quella finestra:

Salva e torna su Excel:

Premi CTRL + S per salvare il progetto VBA.
Chiudi l'editor VBA cliccando sulla "X" in alto a destra o premendo di nuovo ALT + F11.
Ora sei tornato al foglio Excel e la macro pronta per essere utilizzata.

Macro 1: Inserimento automatico della data corrente

Codice VBA

Commento

Sub InserisciData()
Inizia la definizione della macro con il nome "InserisciData".
ActiveCell.Value = Date
Inserisce nella cella attiva la data corrente del sistema.
ActiveCell indica la cella attualmente selezionata.
.Value assegna un valore alla cella.
Date una funzione VBA che restituisce la data odierna (senza l'ora).
End Sub
Termina la macro.

Questa macro VBA, chiamata InserisciData, serve per inserire automaticamente la data corrente nella cella attiva di un foglio Excel. Quando viene eseguita, prende la cella selezionata e le assegna il valore restituito dalla funzione Date, che fornisce la data odierna secondo le impostazioni del sistema operativo. importante notare che viene inserita solo la data, senza l'ora; se si volesse includere anche l'orario, si dovrebbe usare la funzione Now. Il comando ActiveCell.Value indica che il valore sar scritto direttamente nella cella attiva, sovrascrivendo qualsiasi contenuto precedente. Il formato della data dipende dalle impostazioni locali di Excel, quindi in Italia sar tipicamente giorno/mese/anno. Questa macro utile per compilare rapidamente registri, report o moduli senza digitare manualmente la data. Tuttavia, non applica formattazioni particolari: se si desidera un formato specifico, occorre aggiungere istruzioni aggiuntive. Inoltre, funziona solo su una cella alla volta, ma pu essere modificata per agire su pi celle selezionate. In sintesi, una macro semplice, veloce e molto pratica per automatizzare l'inserimento della data corrente.

Approfondimento

Quando si usa:
Questa macro utile quando vuoi inserire rapidamente la data odierna in una cella qualsiasi, senza doverla digitare manualmente.
Personalizzazione:
Puoi modificare la macro per inserire anche l'ora (Now invece di Date) o per formattare la cella in modo specifico.
Attenzione:
La macro sovrascrive il contenuto della cella attiva senza chiedere conferma. Assicurati di selezionare la cella giusta prima di eseguirla.

'Inserisce la data corrente nella cella attiva


Sub InserisciData()
ActiveCell.Value = Date
End Sub

Macro 1: Inserimento automatico della data corrente

Esempio pratico: Registrazione di una consegna giornaliera

Scenario:
Gestisci un registro delle consegne in Excel e vuoi annotare rapidamente la data di ogni consegna senza doverla digitare manualmente.

Come procedere:

Apri il tuo file Excel con la tabella delle consegne.
Seleziona la cella accanto al nome del destinatario o al prodotto consegnato (ad esempio, la cella C5).
Avvia la macro "InserisciData" (puoi farlo dal menu "Sviluppo" > "Macro" > seleziona "InserisciData" > "Esegui", oppure tramite un pulsante se l'hai assegnata).
La data odierna verr inserita automaticamente nella cella selezionata (ad esempio, "14/10/2025").

Risultato:
Hai registrato la data della consegna in modo rapido e senza errori di digitazione. Questo metodo particolarmente utile per compilare registri, fogli presenze, note spese o qualsiasi situazione in cui sia necessario inserire la data corrente in modo ripetitivo e veloce.

Macro 2: Evidenziazione automatica delle celle selezionate

Obiettivo: Cambiare il colore di sfondo delle celle selezionate.

Come creare questa macro passo-passo:

1. Apri Excel e il file su cui vuoi lavorare

Avvia Microsoft Excel e apri il file in cui desideri inserire la macro.

2. Abilita la scheda "Sviluppo" (se non la vedi gi)

Vai su "File" > "Opzioni".
Seleziona "Personalizza barra multifunzione".
Nella lista a destra, metti la spunta su "Sviluppo" e premi "OK".
Ora vedrai la scheda "Sviluppo" nella barra multifunzione di Excel.

3. Apri l'editor VBA

Clicca sulla scheda "Sviluppo".
Premi il pulsante "Visual Basic" (oppure usa la scorciatoia da tastiera ALT + F11).
Si aprir la finestra "Microsoft Visual Basic for Applications".

4. Inserisci un nuovo modulo

Nel riquadro a sinistra ("Progetto-VBAProject"), individua il nome del tuo file Excel.
Fai clic destro su di esso, scegli "Inserisci" > "Modulo".
Apparir una nuova voce chiamata "Modulo1" (o simile) sotto la cartella "Moduli".

5. Incolla il codice della macro

Nella finestra centrale, incolla questo codice:
Questo codice imposta il colore di sfondo delle celle selezionate su giallo. Puoi cambiare i valori RGB per ottenere altri colori.

6. Salva il progetto VBA

Premi CTRL + S per salvare.
Se la prima volta che salvi macro in questo file, Excel ti chieder di salvare il file come "Cartella di lavoro con attivazione macro (*.xlsm)".
Scegli questa opzione e conferma.

7. Chiudi l'editor VBA

Puoi chiudere la finestra dell'editor cliccando sulla "X" in alto a destra oppure premendo di nuovo ALT + F11.

8. Torna su Excel e usa la macro

Seleziona le celle che vuoi evidenziare.
Vai su "Sviluppo" > "Macro", seleziona "EvidenziaCelle" e clicca su "Esegui".
Le celle selezionate cambieranno colore di sfondo.

9. (Facoltativo) Assegna la macro a un pulsante

Vai su "Sviluppo" > "Inserisci" > "Pulsante (controllo modulo)".
Disegna il pulsante sul foglio.
Nella finestra che si apre, seleziona la macro "EvidenziaCelle" e premi "OK".
Ora puoi selezionare le celle e cliccare il pulsante per evidenziarle.

Macro 2: Evidenziazione automatica delle celle selezionate

Codice VBA

Commento

Sub EvidenziaCelle()
Inizia la definizione della macro con il nome "EvidenziaCelle".
Selection.Interior.Color = RGB(255, 255, 0)
Applica un colore di riempimento giallo alle celle selezionate.
Selection indica l'intervallo attualmente selezionato.
Interior fa riferimento all'area interna delle celle (sfondo).
Color la propriet che definisce il colore di riempimento.
RGB(255, 255, 0) rappresenta il colore giallo in formato RGB (Rosso, Verde, Blu).
End Sub
Termina la macro.

Questa macro, denominata EvidenziaCelle, ha lo scopo di applicare un colore di sfondo giallo alle celle selezionate in un foglio Excel. Quando viene eseguita, prende l'intervallo attualmente selezionato e modifica la propriet Interior.Color, che controlla il colore di riempimento delle celle. Il valore assegnato definito tramite la funzione RGB(255, 255, 0), che corrisponde al colore giallo puro, ottenuto combinando i tre canali di colore: rosso, verde e blu. Questo approccio consente di personalizzare facilmente il colore modificando i valori RGB. La macro molto semplice e immediata, ideale per evidenziare dati importanti senza dover passare manualmente dalle opzioni di formattazione. Tuttavia, agisce indiscriminatamente su tutte le celle selezionate, quindi bene usarla con attenzione per non alterare formattazioni preesistenti. possibile migliorarla aggiungendo controlli condizionali, ad esempio per colorare solo celle con determinati valori. Inoltre, si potrebbe implementare una finestra di dialogo per permettere all'utente di scegliere il colore desiderato. In sintesi, una macro utile per velocizzare operazioni di evidenziazione e rendere pi leggibile un foglio di lavoro.

Approfondimento

Personalizzazione:
Puoi cambiare il colore modificando i valori nella funzione RGB. Ad esempio, per il verde usa RGB(0,255,0), per il rosso RGB(255,0,0).
Utilit:
Questa macro utile per evidenziare rapidamente dati importanti o per facilitare la lettura di tabelle.
Attenzione:
La macro sovrascrive qualsiasi colore di sfondo gi presente nelle celle selezionate.

'Cambia il colore di sfondo delle celle selezionate in giallo


Sub EvidenziaCelle()
Selection.Interior.Color = RGB(255, 255, 0)
End Sub

Macro 2: Evidenziazione automatica delle celle selezionate

Esempio pratico: Evidenziare rapidamente dati importanti in una tabella

Scenario:
Stai lavorando su un foglio Excel che contiene una tabella con i risultati di una verifica o di un sondaggio. Vuoi mettere in evidenza alcune celle che contengono valori particolarmente rilevanti (ad esempio, punteggi massimi o minimi) per mostrarli durante una presentazione o per facilitare la revisione.

Come procedere:

Apri il tuo file Excel con la tabella dei dati.
Seleziona con il mouse tutte le celle che vuoi evidenziare (ad esempio, le celle con i punteggi pi alti).
Avvia la macro "EvidenziaCelle" dal menu "Sviluppo" > "Macro", selezionando "EvidenziaCelle" e cliccando su "Esegui".
Se hai assegnato la macro a un pulsante, ti basta cliccare il pulsante dopo aver selezionato le celle.
Le celle selezionate cambieranno immediatamente colore di sfondo (ad esempio, diventeranno gialle).

Risultato:
Le celle che hai selezionato sono ora evidenziate in modo chiaro e visibile, rendendo pi semplice individuare i dati importanti all'interno della tabella.

Macro 3: Cancellazione rapida di un intervallo

Obiettivo: Svuotare velocemente un intervallo di celle.

Come creare questa macro passo-passo:

1. Apri Excel e il file su cui vuoi lavorare

Avvia Microsoft Excel e apri il file in cui desideri inserire la macro.

2. Abilita la scheda "Sviluppo" (se non la vedi gi)

Vai su "File" > "Opzioni".
Seleziona "Personalizza barra multifunzione".
Nella lista a destra, metti la spunta su "Sviluppo" e premi "OK".
Ora vedrai la scheda "Sviluppo" nella barra multifunzione di Excel.

3. Apri l'editor VBA

Clicca sulla scheda "Sviluppo".
Premi il pulsante "Visual Basic" oppure usa la scorciatoia da tastiera ALT + F11.
Si aprir la finestra "Microsoft Visual Basic for Applications".

4. Inserisci un nuovo modulo

Nel riquadro a sinistra ("Progetto-VBAProject"), individua il nome del tuo file Excel.
Fai clic destro su di esso, scegli "Inserisci" > "Modulo".
Apparir una nuova voce chiamata "Modulo1" (o simile) sotto la cartella "Moduli".

5. Incolla il codice della macro

Nella finestra centrale, incolla questo codice:
Questo codice svuota tutte le celle attualmente selezionate, lasciando intatta la formattazione.

6. Salva il progetto VBA

Premi CTRL + S per salvare.
Se la prima volta che salvi macro in questo file, Excel ti chieder di salvare il file come "Cartella di lavoro con attivazione macro (*.xlsm)".
Scegli questa opzione e conferma.

7. Chiudi l'editor VBA

Puoi chiudere la finestra dell'editor cliccando sulla "X" in alto a destra oppure premendo di nuovo ALT + F11.

8. Torna su Excel e usa la macro

Seleziona l'intervallo di celle che vuoi svuotare.
Vai su "Sviluppo" > "Macro", seleziona "CancellaIntervallo" e clicca su "Esegui".
Le celle selezionate verranno svuotate immediatamente.

Macro 3: Cancellazione rapida di un intervallo

Codice VBA

Commento riga per riga

Sub CancellaIntervallo()
Inizia la definizione della macro con il nome "CancellaIntervallo".
Selection.ClearContents
Cancella il contenuto (valori e formule) delle celle selezionate, lasciando per intatti i formati, i colori, i bordi e la convalida dati.
Selection indica l'intervallo attualmente selezionato.
ClearContents il metodo che rimuove solo il contenuto, non la formattazione.
End Sub
Termina la macro.

Questa macro, chiamata CancellaIntervallo, serve per eliminare rapidamente il contenuto delle celle selezionate in un foglio Excel. Quando viene eseguita, agisce sull'intervallo attualmente selezionato, identificato dalla parola chiave Selection. Il comando utilizzato ClearContents, che ha una caratteristica importante: rimuove solo i dati e le formule presenti nelle celle, senza toccare la formattazione, i colori, i bordi o eventuali regole di convalida. Questo la rende molto utile quando si vuole svuotare un'area del foglio mantenendo intatta la struttura grafica e le impostazioni. una macro semplice e veloce, ideale per operazioni ripetitive in cui occorre cancellare i dati senza compromettere il layout. Tuttavia, non chiede conferma prima di agire, quindi bisogna usarla con attenzione per evitare cancellazioni accidentali. Un possibile miglioramento potrebbe essere l'aggiunta di un messaggio di conferma o la possibilit di scegliere se eliminare anche formati e commenti. In sintesi, uno strumento pratico per chi lavora con tabelle preformattate e vuole risparmiare tempo nelle operazioni di pulizia dei dati.

Approfondimenti

Quando si usa:
Questa macro utile quando vuoi svuotare rapidamente il contenuto di un intervallo di celle senza alterare la formattazione o altri elementi.
Differenza con altre istruzioni:
Se vuoi cancellare anche la formattazione, puoi usare Selection.Clear invece di ClearContents.
Attenzione:
La macro agisce solo sulle celle selezionate al momento dell'esecuzione. Assicurati di selezionare l'intervallo corretto prima di avviarla.

'Cancella il contenuto delle celle selezionate

Sub CancellaIntervallo()

Selection.ClearContents

End Sub

Macro 3: Cancellazione rapida di un intervallo

Esempio pratico: Pulizia veloce di dati temporanei in una tabella Excel

Scenario:
Stai lavorando su un foglio Excel che contiene una tabella dove ogni giorno vengono inseriti dati temporanei (ad esempio, risultati di test, dati di produzione giornalieri o risposte a un quiz). Alla fine della giornata, vuoi svuotare rapidamente solo i valori inseriti, lasciando intatta la struttura e la formattazione della tabella per il giorno successivo.

Come procedere:

Apri il tuo file Excel con la tabella da svuotare.
Seleziona con il mouse l'intervallo di celle che contiene i dati temporanei (ad esempio, da B2 a F20).
Avvia la macro "CancellaIntervallo" dal menu "Sviluppo" > "Macro", selezionando "CancellaIntervallo" e cliccando su "Esegui".
Se hai assegnato la macro a un pulsante, ti basta cliccare il pulsante dopo aver selezionato l'intervallo.
Tutti i valori nelle celle selezionate verranno immediatamente cancellati, ma la formattazione (colori, bordi, formule, commenti) rester invariata.

Risultato:
La tabella pronta per essere riutilizzata senza dover ricostruire la struttura o reimpostare la formattazione. Questo metodo particolarmente utile per registri giornalieri, fogli di lavoro condivisi o esercitazioni in aula, dove necessario ripulire i dati senza perdere la configurazione del foglio.

Macro 4: Calcolo automatico della somma

Obiettivo: Calcolare la somma dei valori selezionati e mostrarla in una cella scelta.

Come creare questa macro passo-passo:

1. Apri Excel e il file su cui vuoi lavorare

Avvia Microsoft Excel e apri il file in cui desideri inserire la macro.

2. Abilita la scheda "Sviluppo" (se non la vedi gi)

Vai su "File" > "Opzioni".
Seleziona "Personalizza barra multifunzione".
Nella lista a destra, metti la spunta su "Sviluppo" e premi "OK".
Ora vedrai la scheda "Sviluppo" nella barra multifunzione di Excel.

3. Apri l'editor VBA

Clicca sulla scheda "Sviluppo".
Premi il pulsante "Visual Basic" oppure usa la scorciatoia da tastiera ALT + F11.
Si aprir la finestra "Microsoft Visual Basic for Applications".

4. Inserisci un nuovo modulo

Nel riquadro a sinistra ("Progetto-VBAProject"), individua il nome del tuo file Excel.
Fai clic destro su di esso, scegli "Inserisci" > "Modulo".
Apparir una nuova voce chiamata "Modulo1" (o simile) sotto la cartella "Moduli".

5. Incolla il codice della macro

Nella finestra centrale, incolla il codice sotto.
Questo codice calcola la somma dei valori selezionati e inserisce il risultato nella cella attiva (quella selezionata al momento dell'esecuzione della macro).

6. Salva il progetto VBA

Premi CTRL + S per salvare.
Se la prima volta che salvi macro in questo file, Excel ti chieder di salvare il file come "Cartella di lavoro con attivazione macro (*.xlsm)".
Scegli questa opzione e conferma.

7. Chiudi l'editor VBA

Puoi chiudere la finestra dell'editor cliccando sulla "X" in alto a destra oppure premendo di nuovo ALT + F11.

8. Torna su Excel e usa la macro

Seleziona le celle che vuoi sommare (ad esempio, B2:B10).
Clicca su una cella vuota dove vuoi che appaia il risultato (ad esempio, B11).
Vai su "Sviluppo" > "Macro", seleziona "SommaSelezione" e clicca su "Esegui".
La cella attiva mostrer immediatamente la somma dei valori selezionati.

Macro 4: Calcolo automatico della somma

Codice VBA

Commento

Sub SommaSelezione()
Inizia la definizione della macro con il nome "SommaSelezione".
ActiveCell.Value = Application.WorksheetFunction.Sum(Selection)
Calcola la somma di tutte le celle attualmente selezionate e inserisce il risultato nella cella attiva.
Selection rappresenta l'intervallo selezionato.
Application.WorksheetFunction.Sum richiama la funzione SOMMA di Excel tramite VBA.
ActiveCell.Value = ... assegna il risultato alla cella attiva (quella evidenziata nella selezione).
End Sub
Termina la macro.

Questa macro, denominata SommaSelezione, ha la funzione di sommare tutti i valori numerici presenti nell'intervallo selezionato e scrivere il risultato nella cella attiva. Quando viene eseguita, utilizza la funzione Application.WorksheetFunction.Sum, che richiama la funzione SOMMA di Excel direttamente tramite VBA, garantendo un calcolo rapido e preciso. L'oggetto Selection rappresenta l'insieme delle celle selezionate, mentre ActiveCell.Value indica che il risultato sar inserito nella cella attualmente attiva, sovrascrivendo qualsiasi contenuto precedente. Questa macro molto utile per chi lavora con dati numerici e vuole ottenere velocemente un totale senza dover inserire manualmente una formula. Tuttavia, non gestisce eventuali errori: se la selezione vuota o contiene solo testo, il risultato sar zero. Inoltre, non chiede conferma prima di scrivere nella cella, quindi occorre fare attenzione per non perdere dati importanti. Un possibile miglioramento sarebbe aggiungere un messaggio di conferma o visualizzare il risultato in una finestra di dialogo (MsgBox) anzich scriverlo direttamente. In sintesi, una macro semplice, veloce e pratica per automatizzare il calcolo delle somme in Excel.

Approfondimento

Quando si usa:
Questa macro utile quando vuoi sommare rapidamente una serie di valori senza dover scrivere manualmente la formula =SOMMA(...).
particolarmente comoda per report, analisi rapide o per utenti che non hanno familiarit con le formule di Excel.
Personalizzazione:
Puoi modificare la macro per usare altre funzioni (ad esempio, MEDIA, MAX, MIN) semplicemente cambiando Sum con la funzione desiderata.
Attenzione:
La macro sovrascrive il contenuto della cella attiva. Assicurati di selezionare una cella vuota per il risultato, altrimenti perderai il valore precedente.
Vantaggi:
- Velocizza i calcoli ripetitivi.
- Riduce il rischio di errori di digitazione nelle formule.
- Pu essere assegnata a un pulsante per un accesso ancora pi rapido.

'Somma i valori selezionati e mostra il risultato nella cella attiva


Sub SommaSelezione()
ActiveCell.Value = Application.WorksheetFunction.Sum(Selection)
End Sub

Macro 4: Calcolo automatico della somma

Esempio pratico: Evitare di scrivere formule e errori di digitazione

Scenario:
Hai una tabella Excel con i risultati delle vendite settimanali di diversi prodotti. Vuoi calcolare rapidamente la somma delle vendite di alcuni prodotti selezionati, senza dover scrivere manualmente la formula.

Come procedere:

Apri il tuo file Excel con la tabella delle vendite.
Seleziona con il mouse le celle che contengono i valori da sommare (ad esempio, D2:D7).
Clicca su una cella vuota dove vuoi che appaia il risultato della somma (ad esempio, D8).
Avvia la macro "SommaSelezione" dal menu "Sviluppo" > "Macro", selezionando "SommaSelezione" e cliccando su "Esegui".
Se hai assegnato la macro a un pulsante, ti basta cliccare il pulsante dopo aver selezionato i valori e la cella del risultato.
La cella attiva (D8) mostrer immediatamente la somma dei valori selezionati.

Risultato:
Hai ottenuto la somma dei valori selezionati in modo rapido e senza dover scrivere formule, risparmiando tempo e riducendo il rischio di errori di digitazione.

Macro 5: Inserimento di un messaggio di benvenuto

Obiettivo: Mostrare un messaggio di benvenuto all'apertura del file.

Come creare questa macro passo-passo:

1. Apri l'editor VBA

In Excel, premi ALT + F11 per aprire l'Editor di Visual Basic.

2. Vai a ThisWorkbook

Nella finestra Progetto VBA (a sinistra), individua il nome della tua cartella di lavoro.
Fai doppio clic su ThisWorkbook (si trova sotto la voce "Microsoft Excel Objects").

3. Inserisci il codice nell'evento Workbook_Open

Nella finestra del codice che si apre, in alto a sinistra seleziona Workbook dal menu a tendina.
In alto a destra, seleziona Open: cos Excel crea automaticamente la procedura evento Workbook_Open.
Incolla il codice seguente all'interno:

4. Salva la macro

Salva il file come Cartella di lavoro con attivazione macro (.xlsm).
Chiudi l'editor VBA.

5. Chiudi e riapri il file

Alla riapertura, se le macro sono abilitate, apparir il messaggio di benvenuto.

Macro 5: Inserimento di un messaggio di benvenuto

Codice VBA

Commento

Private Sub Workbook_Open()
una procedura evento che si attiva automaticamente all'apertura del file Excel.
La parola chiave Private indica che la procedura visibile solo all'interno di ThisWorkbook.
Workbook_Open l'evento associato all'oggetto Workbook: viene eseguito quando la cartella di lavoro viene aperta.
MsgBox "Benvenuto nel file Excel!"
Visualizza una finestra di messaggio (Message Box) con il testo "Benvenuto nel file Excel!".
MsgBox una funzione VBA che mostra un messaggio all'utente.
Pu essere personalizzata con pulsanti, icone e titoli.
End Sub
Termina la procedura.

Questa macro una procedura evento che si attiva automaticamente quando il file Excel viene aperto. Si trova nel modulo ThisWorkbook, perch legata all'oggetto cartella di lavoro. La parola chiave Private indica che la procedura visibile solo all'interno di questo oggetto e non da altri moduli. L'evento Workbook_Open viene eseguito ogni volta che la cartella di lavoro viene aperta, senza bisogno di avviare manualmente la macro. All'interno della procedura presente il comando MsgBox "Benvenuto nel file Excel!", che mostra una finestra di messaggio con il testo indicato. La funzione MsgBox molto versatile: oltre al testo, pu includere pulsanti (OK, Annulla), icone (informazione, avviso) e un titolo personalizzato. Questa macro utile per dare un messaggio di benvenuto, fornire istruzioni iniziali o avvisi importanti all'utente. Tuttavia, bene non abusarne per non rallentare l'apertura del file. Un miglioramento potrebbe essere aggiungere pulsanti che permettano all'utente di scegliere se visualizzare ulteriori informazioni o aprire un foglio specifico. In sintesi, una macro semplice ma efficace per interagire con chi apre il file.

Approfondimento

Quando si usa:
Questa macro ideale per accogliere gli utenti che aprono un file condiviso, per ricordare regole di utilizzo, avvisi importanti o semplicemente per dare il benvenuto.
Personalizzazione:
Puoi modificare il testo del messaggio, aggiungere istruzioni, avvisi o anche inserire variabili (ad esempio, il nome dell'utente se disponibile).
Dove si inserisce:
Il codice va inserito nell'oggetto "ThisWorkbook" nell'editor VBA, non in un modulo standard.
Per farlo:
1. Premi ALT + F11 per aprire l'editor VBA.
2. Nel riquadro a sinistra, fai doppio clic su "ThisWorkbook".
3. Incolla il codice nella finestra che si apre.
Vantaggi:
- Comunica subito informazioni importanti all'utente.
- Riduce il rischio che vengano ignorate istruzioni o avvisi.
- Migliora l'esperienza d'uso nei file condivisi.

'Mostra un messaggio di benvenuto all'apertura del file


Private Sub Workbook_Open()
MsgBox "Benvenuto nel file Excel!"
End Sub

Macro 5: Inserimento di un messaggio di benvenuto

Esempio pratico

Ogni utente che apre il file riceve un messaggio pop-up che pu contenere istruzioni, avvisi o semplicemente un saluto. Questo aiuta a comunicare informazioni importanti e a migliorare l'esperienza d'uso del file condiviso.

Macro 6: Copia automatica di un intervallo

Obiettivo: Copiare un intervallo di celle in un'altra posizione.

Come creare questa macro passo-passo:

1. Apri l'editor VBA

In Excel, premi ALT + F11 per aprire l'Editor di Visual Basic.

2. Inserisci un nuovo modulo

Nel riquadro Progetto VBA (a sinistra), seleziona la tua cartella di lavoro.
Vai su Inserisci Modulo: si aprir una finestra vuota per il codice.

3. Incolla il codice della macro

Scrivi o incolla il codice che vedi sotto

4. Salva il file

Salva la cartella come Cartella di lavoro con attivazione macro (.xlsm).

5. Esegui la macro

Torna in Excel, premi ALT + F8, seleziona CopiaIntervallo e clicca Esegui.
L'intervallo A1:A5 verr copiato automaticamente in C1:C5.

Macro 6: Copia automatica di un intervallo

Codice VBA

Commento

Sub CopiaIntervallo()
Inizia la definizione della macro con il nome "CopiaIntervallo".
Range("A1:A5").Copy Destination:=Range("C1:C5")
Copia il contenuto dell'intervallo A1:A5 e lo incolla nell'intervallo C1:C5.
Range("A1:A5") l'intervallo di origine.
.Copy il metodo che esegue la copia.
Destination:=Range("C1:C5") indica la destinazione dove incollare i dati.
In questo modo non viene usata la clipboard di Windows e non appare il bordo lampeggiante tipico del comando Copia/Incolla manuale.
End Sub
Termina la macro.

Questa macro, chiamata CopiaIntervallo, serve per copiare in modo diretto i dati da un intervallo a un altro senza utilizzare la clipboard di Windows. Quando viene eseguita, prende i valori presenti nell'intervallo A1:A5 e li incolla nell'intervallo C1:C5. Il metodo .Copy quello che effettua la copia, mentre il parametro Destination specifica la destinazione, evitando cos il classico comportamento del copia/incolla manuale con il bordo lampeggiante. Questo approccio molto utile perch pi pulito e non interferisce con gli appunti del sistema operativo. Inoltre, la macro semplice e immediata, ideale per automatizzare operazioni ripetitive di duplicazione dati. Tuttavia, copia non solo i valori, ma anche i formati e le eventuali formule, quindi bisogna fare attenzione se si desidera mantenere solo i dati. Un possibile miglioramento potrebbe essere aggiungere un'opzione per copiare solo i valori, oppure permettere di scegliere intervalli dinamici invece di quelli fissi. In sintesi, una macro pratica per velocizzare il lavoro in Excel e ridurre errori manuali.

Approfondimento

Quando si usa:
Questa macro utile quando hai bisogno di duplicare rapidamente dati da una zona all'altra del foglio, ad esempio per creare backup, confronti, report o per trasferire dati tra diverse sezioni di un modello.
Personalizzazione:
Puoi modificare gli intervalli di origine e destinazione cambiando i riferimenti nelle parentesi, ad esempio Range("B2:B10").Copy Destination:=Range("D2:D10"). Puoi anche usare variabili o input dell'utente per rendere la macro pi flessibile.
Cosa viene copiato:
Il metodo .Copy trasferisce non solo i valori, ma anche la formattazione, le formule e i commenti delle celle di origine.
Attenzione:
Se nell'intervallo di destinazione sono gi presenti dati, questi verranno sovrascritti senza avviso.
Assicurati che l'intervallo di destinazione abbia la stessa dimensione di quello di origine per evitare errori.
Vantaggi:
- Automatizza operazioni ripetitive e riduce il rischio di errori manuali.
- Velocizza la gestione di dati in report, modelli o archivi.


'Copia l'intervallo A1:A5 in C1:C5

Sub CopiaIntervallo()
Range("A1:A5").Copy Destination:=Range("C1:C5")
End Sub

Macro 6: Copia automatica di un intervallo

Esempio pratico: Risparmio di tempo e riduzione rischio di errori

Scenario:
Ogni giorno ricevi una lista di codici prodotto nelle celle A1:A5 e devi copiarli in C1:C5 per inviarli a un altro reparto o per elaborarli separatamente, senza rischiare di modificare l'elenco originale.

Come procedere:

Inserisci o aggiorna i codici prodotto nelle celle A1:A5.
Avvia la macro "CopiaIntervallo" dal menu "Sviluppo" > "Macro", selezionando "CopiaIntervallo" e cliccando su "Esegui".
I valori presenti in A1:A5 vengono copiati automaticamente nelle celle C1:C5, senza dover usare manualmente "Copia" e "Incolla".

Risultato:
Hai duplicato in modo rapido e sicuro i dati da una zona all'altra del foglio. In questo modo puoi lavorare sui dati copiati (ad esempio filtrarli, ordinarli o inviarli) senza alterare l'elenco originale, risparmiando tempo e riducendo il rischio di errori.

Macro 7: Ordinamento automatico di una tabella

Obiettivo: Ordinare una tabella in base alla prima colonna.

Come creare questa macro passo-passo:

1. Apri l'editor VBA

In Excel, premi ALT + F11 per aprire l'Editor di Visual Basic.

2. Inserisci un nuovo modulo

Nel riquadro Progetto VBA, seleziona la tua cartella di lavoro.
Vai su Inserisci Modulo: si aprir una finestra vuota per il codice.

3. Incolla il codice della macro

Scrivi o incolla il codice che vedi sotto.

4. Salva il file

Salva la cartella come Cartella di lavoro con attivazione macro (.xlsm).

5. Esegui la macro

Torna in Excel, premi ALT + F8, seleziona OrdinaTabella e clicca Esegui.
La tabella A1:B10 verr ordinata automaticamente in base alla prima colonna.

Macro 7: Ordinamento automatico di una tabella

Codice VBA

Commento

Sub OrdinaTabella()
Inizia la definizione della macro con il nome "OrdinaTabella".
Range("A1:B10").Sort Key1:=Range("A1"), Order1:=xlAscending, Header:=xlYes
Applica un'operazione di ordinamento all'intervallo A1:B10 con queste impostazioni:
Range("A1:B10") indica l'intervallo di celle da ordinare.
Sort il metodo che esegue l'ordinamento.
Key1:=Range("A1") specifica la colonna chiave per l'ordinamento (in questo caso la colonna A).
Order1:=xlAscending imposta l'ordine crescente (dal pi piccolo al pi grande o dalla A alla Z).
Header:=xlYes indica che la prima riga dell'intervallo un'intestazione e non deve essere ordinata.
End Sub
Termina la macro.

Questa macro, denominata OrdinaTabella, serve per ordinare un intervallo di celle in Excel in modo automatico. Quando viene eseguita, agisce sull'intervallo A1:B10 e applica il metodo Sort, che la funzione VBA dedicata all'ordinamento. La chiave di ordinamento la cella A1, quindi l'ordinamento avverr in base ai valori della prima colonna. Il parametro Order1:=xlAscending indica che l'ordine sar crescente, cio dal pi piccolo al pi grande o, nel caso di testo, dalla A alla Z. L'opzione Header:=xlYes segnala che la prima riga contiene intestazioni e non deve essere inclusa nell'ordinamento, evitando cos di spostare i titoli delle colonne. Questa macro utile per velocizzare operazioni ripetitive, soprattutto quando si lavora con tabelle strutturate. Tuttavia, l'intervallo fisso, quindi se i dati aumentano o diminuiscono, occorre modificare il codice. Un miglioramento potrebbe essere rendere l'intervallo dinamico o aggiungere la possibilit di ordinare per pi colonne. In sintesi, una macro semplice ma efficace per automatizzare l'ordinamento dei dati in Excel.

Approfondimento

Quando si usa:
Questa macro utile quando hai una tabella di dati che aggiorni spesso e vuoi ordinarla rapidamente in base alla prima colonna, senza dover usare i comandi manuali di ordinamento di Excel.
Personalizzazione:
Puoi cambiare l'intervallo da ordinare modificando Range("A1:B10"), oppure ordinare per un'altra colonna cambiando Key1:=Range("A1") (ad esempio, Key1:=Range("B1") per ordinare in base alla seconda colonna). Puoi anche cambiare il tipo di ordinamento usando Order1:=xlDescending per ordinare in modo decrescente.
Attenzione:
Assicurati che l'intervallo selezionato includa tutte le righe e colonne della tabella, altrimenti potresti perdere dati o ottenere un ordinamento errato. Se la tabella non ha intestazioni, imposta Header:=xlNo.
Vantaggi:
- Automatizza l'ordinamento di elenchi e tabelle, risparmiando tempo.
- Riduce il rischio di errori manuali e mantiene i dati sempre ordinati.

'Ordina la tabella A1:B10 in base alla prima colonna


Sub OrdinaTabella()
Range("A1:B10").Sort Key1:=Range("A1"), Order1:=xlAscending, Header:=xlYes
End Sub

Macro 7: Ordinamento automatico di una tabella

Esempio pratico: Facilitazione della consultazione dei dati

Scenario:
Hai una tabella in Excel con un elenco di dipendenti e i rispettivi punteggi di valutazione nelle celle A1:B10. Vuoi ordinare automaticamente la tabella in base ai nomi dei dipendenti (prima colonna), cos da avere l'elenco in ordine alfabetico senza dover usare i comandi manuali di ordinamento.

Come procedere:

Inserisci o aggiorna i dati nella tabella A1:B10 (ad esempio, nomi in colonna A e punteggi in colonna B).
Avvia la macro "OrdinaTabella" dal menu "Sviluppo" > "Macro", selezionando "OrdinaTabella" e cliccando su "Esegui".
La macro ordiner automaticamente tutte le righe della tabella in base ai nomi presenti nella colonna A, dalla A alla Z.

Risultato:
La tabella ora ordinata alfabeticamente per nome, facilitando la consultazione, la stampa o l'invio dei dati. Questo metodo particolarmente utile quando aggiorni spesso l'elenco e vuoi mantenere sempre l'ordine corretto senza rischiare errori manuali.

Macro 8: Inserimento di una riga vuota

Obiettivo: Inserire una nuova riga vuota sopra la riga selezionata.

Come creare questa macro passo-passo:

1. Apri l'editor VBA

In Excel, premi ALT + F11 per aprire l'Editor di Visual Basic.

2. Inserisci un nuovo modulo

Nel riquadro Progetto VBA, seleziona la tua cartella di lavoro.
Vai su Inserisci Modulo: si aprir una finestra vuota per il codice.

3. Incolla il codice della macro

Scrivi o incolla il codice che vedi sotto.

4. Salva il file

Salva la cartella come Cartella di lavoro con attivazione macro (.xlsm).

5. Esegui la macro

Torna in Excel, premi ALT + F8, seleziona InserisciRigaVuota e clicca Esegui.
Una nuova riga vuota verr inserita sopra la selezione.

Macro 8: Inserimento di una riga vuota

Codice VBA

Commento

Sub InserisciRigaVuota()
Inizia la definizione della macro con il nome "InserisciRigaVuota".
Selection.EntireRow.Insert
Inserisce una nuova riga sopra la riga (o le righe) selezionata/e.
- Selection indica l'area attualmente selezionata.
- EntireRow estende la selezione all'intera riga.
- Insert esegue l'inserimento della nuova riga.
  Se sono selezionate pi righe, verr inserito lo stesso numero di righe vuote.
End Sub
Termina la macro.

Questa macro, chiamata InserisciRigaVuota, serve per inserire rapidamente una o pi righe vuote in un foglio Excel. Quando viene eseguita, prende la selezione corrente e, grazie al comando Selection.EntireRow.Insert, inserisce una nuova riga sopra quella selezionata. Se l'utente ha selezionato pi righe, la macro inserir lo stesso numero di righe vuote, mantenendo la struttura del foglio. Il metodo EntireRow estende la selezione all'intera riga, mentre Insert esegue materialmente l'inserimento. Questa macro molto utile per chi lavora con tabelle e deve aggiungere spazi per nuovi dati senza dover ricorrere ai comandi manuali. Tuttavia, non chiede conferma e non gestisce eventuali formati, quindi bisogna fare attenzione per non alterare la struttura del foglio. Un possibile miglioramento potrebbe essere aggiungere un input box per chiedere quante righe inserire o un'opzione per inserire le righe sotto la selezione. In sintesi, una macro semplice, veloce e pratica per ottimizzare la gestione dei dati in Excel.

Approfondimento

Quando si usa:
Questa macro utile quando devi inserire rapidamente una o pi righe vuote in una tabella o elenco, senza dover fare clic destro e scegliere "Inserisci" manualmente ogni volta.
Personalizzazione:
Puoi selezionare pi righe prima di eseguire la macro: verr inserito lo stesso numero di righe vuote quante sono quelle selezionate. Puoi anche adattare la macro per inserire colonne (Selection.EntireColumn.Insert) se necessario.
Attenzione:
Tutti i dati e la formattazione delle righe sottostanti verranno spostati verso il basso.
Assicurati di non sovrascrivere dati importanti nelle righe inferiori.
Vantaggi:
- Automatizza l'inserimento di righe vuote, velocizzando la gestione di elenchi e tabelle.
- Riduce il rischio di errori manuali e mantiene ordinata la struttura del foglio.

'Inserisce una riga vuota sopra la riga selezionata


Sub InserisciRigaVuota()
Selection.EntireRow.Insert
End Sub

Macro 8: Inserimento di una riga vuota

Esempio pratico: Mantenimento ordine e chiarezza dei dati

Scenario:
Stai lavorando su un elenco di dati (ad esempio, una lista di clienti o prodotti) e ti accorgi che devi inserire una nuova riga vuota tra due voci per aggiungere un nuovo elemento, senza dover spostare manualmente tutte le righe sottostanti.

Come procedere:

Seleziona con il mouse la riga sotto la quale vuoi inserire una nuova riga vuota (ad esempio, seleziona la riga 5 se vuoi inserire una riga tra la 4 e la 5).
Avvia la macro "InserisciRigaVuota" dal menu "Sviluppo" > "Macro", selezionando "InserisciRigaVuota" e cliccando su "Esegui".
La macro inserir automaticamente una nuova riga vuota sopra la riga selezionata, spostando verso il basso tutte le righe sottostanti.

Risultato:
Hai inserito rapidamente una riga vuota nel punto desiderato della tabella, senza rischiare di perdere dati o di dover selezionare manualmente pi righe. Questo metodo particolarmente utile quando lavori con elenchi lunghi o tabelle strutturate e vuoi mantenere ordine e chiarezza nei dati.

Macro 9: Conversione automatica in maiuscolo

Obiettivo: Convertire il testo selezionato in maiuscolo.

Come creare questa macro passo-passo:

1. Apri l'editor VBA

In Excel, premi ALT + F11 per aprire l'Editor di Visual Basic.

2. Inserisci un nuovo modulo

Nel riquadro Progetto VBA, seleziona la tua cartella di lavoro.
Vai su Inserisci Modulo: si aprir una finestra vuota per il codice.

3. Incolla il codice della macro

Scrivi o incolla il codice che vedi sotto.

4. Salva il file

Salva la cartella come Cartella di lavoro con attivazione macro (.xlsm).

5. Esegui la macro

Torna in Excel, premi ALT + F8, seleziona InserisciRigaVuota e clicca Esegui.
Una nuova riga vuota verr inserita sopra la selezione.

Macro 9: Conversione automatica in maiuscolo

Codice VBA

Commento

Sub TestoMaiuscolo()
Inizia la definizione della macro con il nome "TestoMaiuscolo".
Dim cella As Range
Dichiara la variabile "cella" come oggetto di tipo Range, cio un intervallo di celle.
For Each cella In Selection
Avvia un ciclo che scorre tutte le celle attualmente selezionate nel foglio di lavoro.
cella.Value = UCase(cella.Value)
Converte il contenuto della cella in maiuscolo utilizzando la funzione UCase.
- Se la cella vuota, resta vuota.
- Se contiene numeri, non cambia nulla.
- Se contiene una formula, la formula viene sostituita dal risultato in maiuscolo (quindi si perde la formula).
Next cella
Passa alla cella successiva nella selezione.
End Sub
Termina la macro.

Questa macro, chiamata TestoMaiuscolo, progettata per convertire in maiuscolo il contenuto delle celle selezionate in un foglio Excel. All'inizio viene dichiarata la variabile cella come oggetto di tipo Range, che rappresenta una singola cella all'interno della selezione. Il ciclo For Each scorre tutte le celle selezionate, una alla volta, per applicare la trasformazione. Il comando cella.Value = UCase(cella.Value) utilizza la funzione UCase di VBA, che converte il testo in lettere maiuscole. Se la cella vuota, non viene modificata; se contiene numeri, questi restano invariati. Tuttavia, se la cella contiene una formula, questa viene sostituita dal risultato in maiuscolo, causando la perdita della formula originale. Dopo aver elaborato una cella, il ciclo passa alla successiva fino a completare l'intera selezione. Infine, la macro termina con End Sub. una soluzione semplice e veloce per uniformare il testo, ma pu essere migliorata aggiungendo controlli per preservare le formule o per gestire selezioni molto ampie in modo pi efficiente.

Approfondimento

Funziona solo sulle celle selezionate: prima selezioni l'intervallo, poi esegui la macro.
Attenzione alle formule: se una cella contiene una formula, questa verr sostituita dal risultato in maiuscolo, quindi la formula andr persa. Per evitarlo, si pu aggiungere un controllo che salti le celle con formula.
Alternative:
Funzione Excel MAIUSC(A1) per una soluzione senza macro.
Versioni per minuscolo (LCase) o per iniziali maiuscole (StrConv con vbProperCase).
Ottimizzazione: per grandi intervalli si pu disattivare l'aggiornamento dello schermo con Application.ScreenUpdating = False all'inizio e True alla fine, cos la macro sar pi veloce.

'Converte il testo delle celle selezionate in maiuscolo

Sub TestoMaiuscolo()
Dim cella As Range
For Each cella In Selection
cella.Value = UCase(cella.Value)
Next cella
End Sub

Macro 9: Conversione automatica in maiuscolo

Esempio pratico: Uniformare rapidamente tutto il testo selezionato

Scenario:
Hai una lista di nomi o di prodotti inseriti in minuscolo o con maiuscole non uniformi (ad esempio, "mario rossi", "Giovanni Bianchi", "luca verdi") e vuoi uniformare rapidamente tutto il testo in maiuscolo per una migliore leggibilit o per rispettare uno standard aziendale.

Come procedere:

Seleziona con il mouse tutte le celle che contengono il testo da convertire (ad esempio, da A2 ad A10).
Avvia la macro "TestoMaiuscolo" dal menu "Sviluppo" > "Macro", selezionando "TestoMaiuscolo" e cliccando su "Esegui".
Tutto il testo nelle celle selezionate verr automaticamente convertito in maiuscolo (ad esempio, "MARIO ROSSI", "GIOVANNI BIANCHI", "LUCA VERDI").

Risultato:
Hai uniformato in modo rapido e senza errori tutto il testo selezionato, migliorando la presentazione dei dati e facilitando eventuali ricerche o confronti. Questo metodo particolarmente utile per elenchi, anagrafiche, codici o qualsiasi campo testuale che richieda uno stile coerente.

Macro 10: Creazione di un elenco a discesa dinamico

Obiettivo: Creare un elenco a discesa in una cella usando dati da un intervallo.

Come creare questa macro passo-passo:

1. Apri l'editor VBA

In Excel, premi ALT + F11 per aprire l'Editor di Visual Basic.

2. Inserisci un nuovo modulo

Nel riquadro Progetto VBA, seleziona la tua cartella di lavoro.
Vai su Inserisci Modulo: si aprir una finestra vuota per il codice.

3. Incolla il codice della macro

Scrivi o incolla il codice che vedi sotto.

4. Salva il file

Salva la cartella come Cartella di lavoro con attivazione macro (.xlsm).

5. Esegui la macro

Torna in Excel, premi ALT + F8, seleziona InserisciRigaVuota e clicca Esegui.
Una nuova riga vuota verr inserita sopra la selezione.

Macro 10: Creazione di un elenco a discesa dinamico

Codice VBA

Commento

Sub ElencoADiscesa()
Inizia la macro con il nome "ElencoADiscesa".
With Range("B1").Validation
Applica le impostazioni di convalida dati alla cella B1.
.Delete
Elimina eventuali regole di convalida gi presenti nella cella B1.
.Add Type:=xlValidateList, AlertStyle:=xlValidAlertStop, Operator:=xlBetween, Formula1:="=A1:A5"
Aggiunge una nuova regola di convalida:
Type:=xlValidateList indica che si tratta di un elenco a discesa.
AlertStyle:=xlValidAlertStop mostra un messaggio di errore bloccante se l'utente inserisce un valore non valido.
Operator:=xlBetween richiesto dalla sintassi, ma non influisce in questo caso.
Formula1:="=A1:A5" definisce l'origine dei valori consentiti (l'intervallo A1:A5).
.IgnoreBlank = True
Permette di lasciare la cella vuota senza generare errore.
.InCellDropdown = True
Mostra la freccia per l'elenco a discesa nella cella.
.ShowInput = True
Mostra il messaggio di input (se impostato).
.ShowError = True
Mostra il messaggio di errore (se impostato).
End With
Chiude il blocco With.
End Sub
Termina la macro.

Questa macro, chiamata ElencoADiscesa, serve per creare automaticamente un elenco a discesa in una cella di Excel utilizzando la convalida dati. All'inizio viene aperto un blocco With riferito alla cella B1, che sar la cella in cui verr applicata la regola. Il comando .Delete elimina eventuali convalide gi presenti, cos da evitare conflitti. Successivamente, con .Add viene impostata una nuova regola di tipo xlValidateList, che indica che la cella conterr un elenco a discesa. L'origine dei valori definita da Formula1:="=A1:A5", quindi i dati disponibili per la scelta sono quelli contenuti nell'intervallo A1:A5. L'opzione AlertStyle:=xlValidAlertStop fa s che, in caso di inserimento di un valore non valido, venga mostrato un messaggio di errore bloccante. Le propriet successive (IgnoreBlank, InCellDropdown, ShowInput, ShowError) servono a migliorare l'esperienza utente: permettono di lasciare la cella vuota, visualizzare la freccia per il menu a discesa e mostrare eventuali messaggi di input o errore. Infine, il blocco With viene chiuso e la macro termina. una soluzione utile per automatizzare la creazione di elenchi a discesa, ma pu essere migliorata rendendo dinamico l'intervallo dei dati o applicando la convalida a pi celle contemporaneamente.

Approfondimento

Funzione della macro: crea un elenco a discesa nella cella B1, con valori presi dall'intervallo A1:A5.

Vantaggi: automatizza la creazione di convalide dati, utile per modelli ripetitivi.

Limiti:
L'intervallo fisso (A1:A5). Se i dati cambiano, bisogna modificare la macro o usare un intervallo dinamico (es. nome definito con formula).
Funziona solo sul foglio attivo.

Possibili miglioramenti:
Rendere l'intervallo dinamico (es. usando OFFSET o CurrentRegion).
Applicare la convalida a pi celle (es. un'intera colonna).
Aggiungere messaggi personalizzati di input e di errore per guidare l'utente.

'Crea un elenco a discesa nella cella B1 con i valori di A1:A5


Sub ElencoADiscesa()
With Range("B1").Validation
.Delete
.Add Type:=xlValidateList, AlertStyle:=xlValidAlertStop, _
Operator:=xlBetween, Formula1:="=A1:A5"
.IgnoreBlank = True
.InCellDropdown = True
.ShowInput = True
.ShowError = True
End With
End Sub

Macro 10: Creazione di un elenco a discesa dinamico

Esempio pratico: Velocizzazione raccolta dati aziendali

Scenario:
Hai una lista di opzioni (ad esempio, nomi di reparti aziendali o categorie di prodotti) nelle celle A1:A5 e vuoi permettere agli utenti di selezionare una di queste opzioni tramite un menu a discesa nella cella B1, cos da evitare errori di digitazione e velocizzare la compilazione.

Come procedere:

Inserisci le opzioni desiderate nelle celle A1:A5 (ad esempio: "Vendite", "Acquisti", "Magazzino", "Amministrazione", "Assistenza").
Avvia la macro "ElencoADiscesa" dal menu "Sviluppo" > "Macro", selezionando "ElencoADiscesa" e cliccando su "Esegui".
La macro creer automaticamente un elenco a discesa nella cella B1, che mostrer tutte le opzioni presenti nell'intervallo A1:A5.

Risultato:
Nella cella B1 compare una freccia: cliccandola puoi scegliere una delle opzioni inserite in A1:A5 dal menu a discesa. In questo modo, la compilazione pi rapida, precisa e standardizzata, ideale per moduli, report o raccolta dati aziendali.

Approfondimenti e consigli

Struttura del progetto: organizzare Sub e Function in moduli dedicati e usare moduli di classe per incapsulare dati e comportamenti (es. CCliente).
Riferimenti espliciti: preferire riferimenti oggetto (es. Worksheets("Report").Range("A1")) a selezioni manuali per affidabilità e prestazioni.
Formattazione coerente: usare blocchi With ... End With per applicare impostazioni multiple a uno stesso oggetto.
Gestione errori: implementare On Error con percorsi di ripristino e messaggi chiari per l'utente.
Parametri e ambito: prediligere ByVal per evitare effetti collaterali; aprire l'ambito solo quando necessario.
Distribuzione: valutare early vs late binding in base agli standard IT; sviluppare in early, distribuire in late quando serve compatibilità.